Il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato a 11 anni e 4 mesi di reclusione più 10mila euro di multa l’imprenditore vibonese Giuseppe Evalto, 55 anni di Pizzo, ritenuto dagli inquirenti legato al clan Mancuso di Limbadi e coinvolto nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria denominata “Via col vento”. Si tratta di un’indagine che fa luce sugli interessi della ‘ndrangheta nel business dell’eolico. In particolare Evalto era accusato di essere il referente dei clan al quale le ditte che gestivano gli appalti sull’eolico dovevano rivolgersi se non volevano avere problemi nel corso dei lavori per la costruzione dei parchi.

Evalto (difeso dagli avvocati Sergio Rotundo e Dario Gareri) è stato condannato con rito abbreviato dal gup di Reggio Calabria Natalia Catena che ha invece assolto l’altro vibonese Domenico Fedele D’Agostino, 60 anni, originario di Mileto e titolare di un istituto di vigilanza. Nei suoi confronti la Dda aveva chiesto 10 anni di reclusione ma il giudice ha optato per l’assoluzione.