Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Ortì, nell’ambito delle attività di controllo del territorio e contrasto alla criminalità predatoria, hanno deferito in stato di libertà un 38enne di Reggio Calabria, ritenuto responsabile di un furto in abitazione.


Le indagini, condotte con tempestività ed efficacia, sono scaturite dalla denuncia sporta dalla donna proprietaria dell’immobile sito a Ortì, piccola frazione del territorio reggino, che ha segnalato la sottrazione di diversi beni dalla propria abitazione.  

I militari, sfruttando al meglio le risorse tecnologiche a loro disposizione, hanno avviato un’accurata analisi dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.  Grazie a un esame approfondito delle immagini registrate, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica del furto e identificare l’autore.
Dai filmati è emerso che l’indagato si era introdotto nell’abitazione della vittima mediante l’effrazione di una finestra, penetrando all’interno della casa.  

Una volta dentro, il soggetto aveva asportato diversi oggetti di valore, tra cui un televisore, un decoder, le telecamere dell’impianto di sorveglianza stesso e persino il contatore elettrico dell’abitazione.

L’attività investigativa dei Carabinieri di Ortì, si è svolta in maniera meticolosa, seguendo tutte le procedure previste per i casi di furto aggravato.  Dopo aver raccolto sufficienti elementi probatori, il sospettato è stato identificato e deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.


L’operazione si inserisce nel più ampio contesto delle azioni di prevenzione e repressione della criminalità da parte dell’Arma dei Carabinieri, impegnata costantemente a garantire la sicurezza dei cittadini e la tutela dei loro beni.  In particolare, i Carabinieri di tutto il Comando Provinciale stanno intensificando le attività di vigilanza e controllo nelle aree rurali e nelle frazioni isolate del territorio, con l’obiettivo di contrastare i fenomeni di furto in abitazione e altre forme di delinquenza.


Il procedimento si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino a condanna definitiva.