Fiumi di fondi pubblici, 11 milioni di euro, confluiti nelle società ‘Multiservizi spa’ e ‘Gestione Servizi Territoriale’ di Reggio Calabria, poi fatte fallire dolosamente che, piuttosto che essere destinati alla manutenzione della rete stradale cittadina, alla rete idrica, all’illuminazione, alle scuole ed ai parchi, finivano nelle tasche delle cosche di ‘ndrangheta Libri e Tegano grazie al patto con politici e imprenditori collusi e disonesti. L’operazione denominata “Mala Gestio”, coordinata dalla Dda, ha portato all’arresto di 8 imprenditori reggini:
- Pietro Cozzupoli cl. ’38;
- Lauro Mamone cl. ’57;
- Giuseppe Rocco Giovanni detto ” Pino” Rechichi cl. ’58;
- Antonino Rechichi cl. ‘85;
- Giovanni Rechichi cl. ‘85;
- Rosario Giovanni Rechichi cl. ’61;
- Michelangelo Maria Tibaldi cl. ’67;
- Michele Tibaldi cl. ’87,
ritenuti responsabili – a vario titolo e in concorso tra loro – del reato di bancarotta fraudolenta. Eseguito anche un sequestro di somme di denaro del valore complessivo di oltre 5 milioni di euro.
Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare come le vicende fallimentari che hanno colpito le due società di servizi – dichiarate fallite tra il 2014 e il 2015 – erano invece da ricondursi ad un ingegnoso meccanismo fraudolento che ha assicurato agli indagati l’accaparramento di ingenti somme di denaro che, liquidate dal Comune di Reggio Calabria, prima venivano finivano nelle casse della G.S.T. s.r.l. e poi nelle tasche dei singoli privati.