La Procura di Vibo Valentia ha notificato un’informazione di garanzia alla ginecologa dell’ospedale Jazzolino che aveva seguito la 32enne di Cessaniti giunta in ospedale con il feto morto in grembo prima che le venisse praticato il parto cesareo. L’inchiesta della Procura di Vibo per accertare eventuali responsabilità nella vicenda, che ha delegato le indagini alla Squadra mobile, é stata avviata sulla base di una denuncia presentata dai genitori del bambino deceduto. Per domani é stata fissata l’autopsia sul feto.
COMUNICATO DELL’AAROI-EMAC
“No allo scaricabarile sugli anestesisti”. L’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani interviene sul caso del decesso del feto morto perché la madre non avrebbe potuto effettuare il parto cesareo per presunta mancanza di anestesisti all’Ospedale di Vibo Valentia. “A prescindere dall’infausto evento di Vibo, – affermano gli anestesisti – resta il fatto che le ben note carenze di personale medico specializzato in anestesia e rianimazione esistenti in tutt’Italia, possono costituire un serio rischio per la vita dei cittadini. Perciò, concludono, “insistiamo sulla necessità che in tutti gli ospedali italiani vengano previsti in servizio tutti gli anestesisti rianimatori che occorrono per metterli in sicurezza”.