A volte, la fiducia non paga.

Ciò che non avrebbe dovuto verificarsi, è invece accaduto ieri sul lungomare a Gioia Tauro (Video) dove carabinieri e polizia sono dovuti intervenire per riportare un po’ di ordine, in questa prima giornata della fase 2.

Molte le persone che forse hanno pensato di fare semplicemente un giro auto. Tante anche a piedi. Alcune hanno creato dei veri e propri assembramenti, non rispettando le regole di distanziamento sociale.

Le forze dell’ordine hanno riportato un pò di tranquillità, con l’aiuto di alcuni altoparlanti.

A Reggio Calabria, tantissime le segnalazioni di grandi disagi sui bus e pullman.

“Ieri abbiamo verificato un po’ di confusione, in particolare sui bus provenienti dalla periferia nord. Nonostante avessimo messo delle corse aggiuntive la gente non ha rispettato immediatamente le prescrizioni che avevamo definito. Sono intervenuti i nostri controllori e le forze dell’ordine, denunciando le persone che prive di adeguata motivazione intendevano viaggiare ed erano salite a bordo”. Lo ha riferito all’Agi Francesco Perrelli, amministratore unico dell’Atam, l’azienda di trasporti della Città metropolitana di Reggio Calabria. Dunque, mezzi pubblici, presi letteralmente d’assalto. A Cosenza vengono segnalate lunghe code tra gli automobilisti. Addirittura parcheggi in doppia fila e gente regolarmente per strada. Code anche ai MC Drive. Ovviamente, la linea tra incoscienza ed esagerazione è sottile. Non vi è certezza che mangiare un panino al drive, possa comportare danni alla salute pubblica, ma, il sommarsi di queste notizie hanno scosso i calabresi.

Questione Tamponi.

Impazzano le notizie sui rientri in Calabria. Da Paola, stazione ferroviaria a Frascineto, passando per Tortora e L’A2. Sono circa 400 le persone rientrate in Calabria. Molti non hanno voluto sottoporsi a tampone. Intanto, proseguono le polemiche ed i cittadini, temono che questo nuovo esodo possa portare nuove ripercussioni. Ansie, paure, magari anche ampliate dal momento. Ma, ad oggi, la regione Calabria resta in silenzio, nonostante le interpellanze anche delle opposizioni.

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