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La procura di Cosenza ha chiuso le indagini su alcune presunte false assunzioni di lavoratori e lavoratrici.  Oltre 245 gli inquisiti. Secondo l’accusa, il “sistema” era rodato. I soggetti indagati venivano “arruolati” per riscuotere poi le indennità: disoccupazione, assegni nucleo familiare, malattia e maternità in favore dell’azienda agricola “Valle Crati” con sede legale a Bisignano.

Nel mirino della Guardia di Finanza, le cui indagini sono state coordinate dal pubblico ministero Maria Luigia D’Andrea, sono finite le presunte fittizie giornate lavorative e quelle di malattia relative agli anni 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021.

Queste attestazioni, secondo la procura, avrebbero indotto in errore l’Inps sulla ricorrenza dei presupposti richiesti per l’erogazione delle indennità dovute per disoccupazione, assegni nucleo familiare, malattia e maternità in favore dell’azienda “attenzionata” la quale avrebbe conseguito un ingiusto profitto, con relativo danno per l’istituto previdenziale, costituito nella presunta indebita percezione di centinaia di migliaia di euro.

Il principale indagato è il titolare dell’azienda agricola sottoposto ad indagine da parte delle Fiamme Gialle.

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