Il 12 novembre 2024, i militari della Stazione Carabinieri di Rende hanno dato esecuzione a una misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cosenza, nei confronti di un ventiseienne residente a Rende.
Il giovane è accusato dei reati di atti persecutori ed estorsione ai danni dei propri familiari.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i fatti si sarebbero protratti dal mese di marzo 2024. Il giovane avrebbe costretto in più occasioni il padre a consegnargli somme di denaro, adottando condotte minacciose e moleste anche nei confronti del fratello. Queste pressioni avvenivano tramite contatti telefonici e messaggi WhatsApp, spesso quotidiani, caratterizzati da toni intimidatori e richieste economiche continue e insostenibili. Tali comportamenti avrebbero causato nelle vittime un grave stato d’ansia e paura.
Esasperati dalle ripetute vessazioni, il padre e il fratello hanno sporto diverse denunce presso la Stazione Carabinieri di Rende, l’ultima delle quali il 2 novembre 2024.
Le successive indagini hanno consentito di raccogliere un solido quadro indiziario nei confronti del ventiseienne, fornito all’Autorità Giudiziaria.
Alla luce degli elementi emersi e al fine di prevenire la reiterazione dei reati, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto la misura degli arresti domiciliari, in un’abitazione diversa da quella delle vittime.