Di Martino Ciano (Radio Digiesse)
Con una affluenza di poco più del 50 percento, la Calabria è la regione nella quale si è votato di meno. Tradotto in dati su un milione e 496 mila e 834 aventi diritto solo 760 mila 308 persone si sono recate ieri alle urne. Fanalino di coda in Italia, la bassa affluenza registratasi ieri deve far riflettere molti leader politici che oggi si leccano le ferite. “Il “vaffa” calabrese colpisce tutti i partiti, anche quelli che hanno vinto.
Andando ai dati, la coalizione di Centro Destra porta a casa il 42 percento alla Camera e al Senato, mentre la coalizione di centro sinistra fa segnare un flop storico, arrivando a sfiorare il 18 percento. Andando nello specifico, il partito che in Calabria va meglio è quello del Movimento Cinque Stelle al 29 percento; giù il Pd che non arriva neanche al 15 percento; stessa cosa Forza Italia che si attesta al di sopra del 15 percento, mentre la Lega crolla non arrivando al 6 percento. Per quanto riguarda Fratelli d’Italia, il partito della Meloni fa incetta di voti ovunque, attestandosi quasi al 19 percento.
Di certo, l’astensionismo pesa e il dato non può essere preso sottogamba. Sebbene su tutto il territorio nazionale mai si era verificato nella storia repubblicana una affluenza di voto così bassa, pari al 63 percento, in Calabria questo dato è però immagine di una sfiducia che non è stata arginata con proposte alternative. Nelle segreterie ha dominato la solita logica, alla quale molti calabresi hanno risposto con un sonoro “vaffa”.