Fonte IACCHITÈ.BLOG

Pietro Greco, uno dei due uomini uccisi nell’agguato di Corigliano-Rossano era un sorvegliato speciale ed era stato coinvolto nell’operazione Knock out del 2010, dopo la quale gli era stato imposto il regime della sorveglianza speciale.

“… L’asse Castrovillari-Rosarno – scrivevano i cronisti dell’agenzia Adnkronos all’epoca – era saldo per il rifornimento di droga. Il narcotraffico è uno dei filoni d’inchiesta sfociati nell’operazione ‘Knock out’ eseguita dai carabinieri di Castrovillari nei confronti di 16 persone, sottoposte a misure cautelari. I contatti tra fornitori e intermediari, riportano gli investigatori, avvenivano nell’ufficio di Pietro Greco, l’imprenditore castrovillarese arrestato. I carabinieri hanno documentato tutto con le videoriprese. Una volta accordatisi, i corrieri partivano per Rosarno (Reggio Calabria) dove si rifornivano di stupefacente. Gli scambi avvenivano nei pressi dello svincolo autostradale…

Per eludere i controlli, la droga veniva custodita in un manufatto in lamiera in un terreno abbandonato della città del Pollino. All’interno i carabinieri hanno trovato 450 grammi di cocaina. Lo spaccio al minuto avveniva fuori dai luoghi di ritrovo usuali di Castrovillari; gli spacciatori prendevano contatti con gli assuntori e dalle proprie autovetture cedevano la sostanza agli acquirenti. L’auto utilizzata per il trasporto dello stupefacente era un’Audi A6 intestata a Pietro Greco…”.

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