I carabinieri di Cosenza e del Nas hanno scoperto una rete di soggetti, dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, truffe in danno del sistema sanitario nazionale, ricettazione e falsità in atti pubblici, attiva nell’hinterland provinciale di Cosenza.
La banda è stata sgominata attraverso l’esecuzione di sei misure cautelari svolta dalle prime luci dell’alba. Oltre 80 carabinieri, tra cui anche i colleghi del 14esimo battaglione e del nucleo cinofili dello squadrone eliportato carabinieri cacciatori, hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di sei persone nel comune di Bisignano (Cosenza), emessa dal gip presso il tribunale di Cosenza, su richiesta della procura della Repubblica bruzia.
Contestualmente si è proceduto ad eseguire numerosi decreti di perquisizione domiciliare, a carico di ulteriori soggetti, indagati in stato di libertà per gli stessi reati.
I sei destinatari delle ordinanze sono quattro in carcere, uno ai domiciliari e un obbligo di dimora.
L’indagine trae origine dalle dichiarazioni rese dalla madre di uno dei destinatari dei provvedimenti restrittivi che nel mese di maggio 2017, ha segnalato alla stazione carabinieri di Bisignano che il figlio era solito acquistare illegalmente, da alcuni spacciatori del luogo, un medicinale antidolorifico e narcotico, il Durogesic, in forma di cerotti transdermici contenenti quale principio attivo il Fentanyl, un potente analgesico oppioide sintetico avente effetti largamente superiori alla morfina.
I militari hanno accertato «un articolato e ben organizzato sistema di procacciamento dei cerotti da parte degli indagati, i quali, utilizzando ricettari provento di furto perpetrato in ospedali ed ambulatori della provincia di Cosenza e diversi timbri contraffatti, recanti i dati identificativi di un medico in pensione o dottori inesistenti, falsificavano le prescrizioni mediche ed acquisivano fraudolentemente, presso farmacie della provincia numerosissime confezioni di Durogesic».
Inoltre, è stata «comprovata l’esistenza di una ramificata rete di commercio illegale dei farmaci, rivenduti ai clienti con un prezzo variabile a seconda del taglio, per un giro di affari di circa 80.000 euro. Sono stati eseguiti 15 decreti di perquisizione domiciliare (9 dei quali a carico di altri soggetti indagati in stato di libertà per i medesimi reati), a seguito delle quali sono state denunciate in stato di libertà 2 persone, una per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ed una per ricettazione, nonché segnalati alla Prefettura di Cosenza quali assuntori di sostanze stupefacenti ulteriori 4 soggetti, procedendo complessivamente al sequestro di 5 cerotti transdermici Durogesic, 4 prescrizioni mediche già compilate e recanti il timbro della locale azienda ospedaliera, 32 confezioni di metadone, 2 grammi di eroina ed 1 grammo di hascisc».
Fonte Il quotidiano del sud