Sempre in prima linea nel contrasto alle gestioni illecite di rifiuti, al bracconaggio, all’inquinamento del suolo e delle acque, alla tutela della fauna e alla prevenzione degli incendi boschivi e al controllo della filiera alimentare. I Carabinieri Forestale di Cosenza, guidati dal Ten. Col, Vincenzo Perrone tracciano il loro bilancio negli ambiti di intervento nella vasta Provincia cosentina. Le 22 stazioni dislocate sul territorio sono state quotidianamente impegnate nella tutela del territorio
La tutela del territorio è uno dei principali obiettivi che vede i militari quotidianamente impegnati nella prevenzione e repressioni di reati ambientali che ne aggrediscono il suo stato naturale. 16.500 i controlli effettuati, 6000 le persone controllate, 1700 i veicoli. Una attività proficua che ha portato alla denuncia di 574 persone, di 245 sequestri penali e cinque arresti. 943 gli illeciti amministrativi contestati che hanno portato ad elevare sanzioni per un totale di 997.000 euro a 924 trasgressori, oltre a 23 sequestri amministrativi. Ancora una volta importante ruolo lo ha svolto sul territorio il NIPAAF, Nucleo Investigativo guidato dal Ten. Col. Adolfo Mirabelli. A tal riguardo di particolare rilevanza info-investigativa sono risultate essere alcune operazioni che hanno messo in luce attività illegali legate all’inquinamento ambientale e al traffico di rifiuti collegato anche con altre regioni. Importanti sono stati i risultati ottenuti nella repressione del “turismo venatorio illegale” particolarmente attratto dell’avifauna acquatica migratoria sulle oste cosentine e dell’uccellagione nei confronti degli esemplari di fringillidi ai fini della loro commercializzazione. Anche nella Provincia di Cosenza la specialità Forestale è stata particolarmente impegnata nella lotta agli incendi boschivi, non solo nella fase di repressione del fenomeno, ma soprattutto nella fase di prevenzione del fenomeno stesso.

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