In attesa di capire, ufficialmente, se il dializzato di 76 anni, sceso in pullman dal Casal Pusterlengo, fino al comune tirrenico di Cetraro, sia positivo o meno al coronavirus, la giornata di ieri, passerà alla storia, per un susseguirsi di reazioni, comunicati, esiti di tamponi, che hanno disorientato e non poco, i lettori, ma soprattutto, hanno allarmato i cittadini.

Una giornata che non dimenticheremo a lungo. Ore cariche di ansie, di paure, di incertezze. A che cosa serve? A chi serve?

Ovviamente non stiamo puntando il dito nei confronti di nessuno. Mai ci permetteremo, perché, crediamo che La Stampa calabrese, sia molto valida, e chi ha divulgato, notizie pubbliche, ha fonti attendibilissime. Non è giusto definire, e definirci, giornali. Gli autorevoli colleghi hanno diffuso notizie, sulla base di A) comunicati della regione Calabria; B) comunicati di medici e direttori sanitari; C) posizioni e dichiarazioni di politici ed amministratori. Non ce la sentiamo, nemmeno di accusare le istituzioni. La verità? È che abbiamo paura, la paura porta incertezze, l’incertezza fa sbagliare anche i migliori. Non eravamo pronti a questa emergenza “Sociale” ancor prima che a quella sanitaria. E se l’ISS dovesse confermare che si tratta del primo caso accertato in Calabria, cosa accadrà?

Nel mentre, però, pare che siano state messe sotto osservazione le persone che hanno viaggiato con il “Sospetto positivo” Gli ospedali Calabresi pare si stiano attrezzando all’emergenza, il tampone, è stato fatto anche alla moglie dell’anziano. Qualcosa si muove.

Infine, e non certo per ordine di importanza, il nostro plauso va, al reparto di Dialisi dell’ospedale di Cetraro. In un momento così delicato, per la sanità e per lo Iannelli, hanno trovato modo e forze, per fare la dialisi a questo anziano, sceso in pullman, dalla cintura rossa del lodigiano. In attesa che, vengano trovate situazioni alternative, l’ospedale di Cetraro, ha risposto “Presente”

Encomiabile il lavoro del dott. Pititto.

Crediamo nella buonafede.

Crediamo che non sia facile gestire una simile emergenza, per nessuno. Crediamo però, che debba prevalere il buonsenso, da parte di tutti. Per questo motivo, dopo un’attenta riflessione, abbiamo scelto di seguire una linea ben precisa: Quella di non pubblicare, in futuro, altre notizie su presunti ( sospetti ) casi di coronavirus fino a quando non saranno accertati. Non che avessimo commesso errori ieri, anzi.

Ma non vogliamo in nessun modo alimentare ansie. È una scelta nostra, libera. Tanto era dovuto, ai lettori di questo blog di informazione.