Dieci persone sono state arrestate dalla Polizia di Stato a Crotone con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma clandestina nell’ambito di un’operazione, denominata “Ora di Punta”, che ha portato anche alla scoperta di una fiorente attività di spaccio di droga.

Le indagini sono scattate a seguito dei colpi di arma da fuoco sparati da un commando formato da tre persone lo scorso 9 gennaio nel rione Fondo Gesù di Crotone. Gli spari, in una via a quell’ora affollata di persone e studenti, avevano colpito un’auto parcheggiata davanti ad un negozio di frutta e altri esercizi commerciali. Grazie alla visione dei filmati delle telecamere installate nell’area è stata ricostruita la dinamica dei fatti e acquisiti elementi utili per poter identificare uno dei responsabili. Successivamente sono state arrestate due persone, uno degli autori della sparatoria e uno dei destinatari dell’agguato, che è risultato armato di pistola per rispondere al fuoco, senza però riuscirci.
Si trattava di Mario Cimino (di 36 anni) e Ferdinando La Forgia (31) ma gli investigatori non si erano assolutamente fermati.

Le indagini erano infatti proseguite per identificare compiutamente la reale motivazione alla base dell’azione, e soprattutto il commando che, sceso dall’auto, aveva fatto fuoco in pieno giorno. Indagini che hanno preso due strade, sebbene strettamente collegate fra di loro, e che hanno condotto oggi a stabilire da una parte come del gruppo di paratori facessero parte tre persone: il primo, Ferdinando La Forgia, già finito in manette con l’accusa di tentato omicidio, e oggi i suoi fratelli Gianluca e Massimiliano (rispettivamente di 35 e 43 anni).

 

Fonte Iacchitè.com

Questo il primo asset delle investigazioni sui cui gli inquirenti ritengono di aver fatto luce. Ma l’altro aspetto su cui si sono imbattuti – o “inciampati” come hanno affermato gli stessi investigatori – è quello della gestione della spaccio in città, e che ha portato oggi all’arresto di altre sette di persone nel corso dell’operazione chiamata “Ora di Punta”.

Manette che sono scattate dunque e per spaccio – oltre che per i tre La Forgia, accusati anche di tentato omicidio – per Salvatore Santoro (29); Luigi Mendicino (43); Umberto Vona (31), Francesco Gallo (34), Nicola De Giovanni (44); ed Emilio Galea (29). Bruno Todarello (59) è stato invece sottoposto all’obbligo di dimora.