Incendi, pistolettate, bombe e agguati. Le aree tirrenica e ionica del Cosentino vivono una stagione difficile. La sicurezza pubblica è messa in pericolo da cosche d’antico lignaggio, da nuovi aspiranti boss e dalla criminalità nomade. È per questo che il prefetto Vittoria Ciaramella ha convocato ieri pomeriggio il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza: i rappresentanti di forze dell’ordine e magistratura e i sindaci di Cetraro, Ermanno Cennamo, di Cassano, Gianni Papasso e di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, si sono seduti intorno allo stesso tavolo per esaminare la situazione e proporre delle soluzioni.

Il prefetto Ciaramella dice ai cronisti: «Voglio rassicurare la popolazione che c’è la massima attenzione da parte dello Stato. E la riunione del Comitato è stata convocata per attivare strategie comuni, creare una rete tra tutte le istituzioni e dare risposte concrete e efficaci. Posso dire che saranno impiegati nelle aree interessate dai fenomeni criminali vari reparti specialistici delle forze dell’ordine. La presenza dello Stato sarà dunque ancora più visibile. Dal punto di vista numerico si tratta di un impiego di forze importante. Un impiego deciso per rispondere alla esigenza di sicurezza che emerge dai territori». L’alto dirigente del ministero dell’Interno poi aggiunge: «Abbiamo rappresentato in varie occasioni la necessità di aumentare gli organici delle forze dell’ordine in questa provincia». L’azione di prevenzione e controllo cambia dunque passo. E cambia la strategia d’intervento. È quello che amministratori locali e cittadini chiedono e si aspettano.

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