Mentre a Palazzo Chigi si pensa a misure più stringenti per contenere la diffusione della variante Omicron, i governatori delle Regioni chiedono maggiori fondi e sostegno nel tracciamento. I numeri del Covid in Calabria non accennano a diminuire e la Regione resta in “zona gialla”. La speranza resta il vaccino e «sono diversi gli studi che certificano come la terza dose aumenti in modo significativo la capacità di difesa dalla variante Omicron», dice Teresa Palamara, Responsabile malattie infettive dell’Iss in collegamento a Buongiorno Regione. «I vaccini hanno impedito diverse morti – aggiunge – un livello alto di anticorpi nel sangue aumenta la protezione, ma poi non bisogna dimenticare di indossare la mascherina e rispettare distanziamento. Con realismo e prudenza si può fare tutto». Sui ritardi nel sequenziamento, la dottoressa Palamara cita dati ufficiali e colloca «l’Italia tra i Paesi che lavorano meglio per rintracciare la presenza di varianti». Per quanto riguarda la recrudescenza del virus in Calabria, «la Regione presenta una situazione un po’ più critica per numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva e in area medica e un tasso di positività elevato all’8%. Sicuramente si fanno meno tamponi rispetto alle altre regioni». «Aumentando la capacità di fare diagnosi e con la prudenza – conclude Palamara – si può mantenere la situazione sotto controllo. Assembramenti e permanenza al chiuso non aiuteranno in questo periodo di feste, ma se tutta la popolazione sarà in grado di difendersi potremmo avere un Natale sereno».
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