Personale della Polizia di Stato, impiegato in specifici servizi ad ampio raggio disposti dal Questore di Cosenza e volti al contrasto di forme di illegalità e del fenomeno dello smercio di stupefacenti in città, traeva in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un ventisettenne del posto, con precedenti di polizia.
I controlli che hanno visto impiegato personale della Squadra Mobile ed unità dell’UPGSP – Squadra Volante, hanno interessato diverse zone della città ad alta densità criminale. Durante la perquisizione eseguita presso l’abitazione dell’arrestato è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente che è risultata essere, alle analisi della Polizia Scientifica, Hashish per un totale complessivo pari a gr. 1652 e marijuana per un totale di gr. 143.
E’ stato rinvenuto, inoltre, materiale per il confezionamento, 3 bilancini di precisione e denaro contante, di diverso taglio, per un totale di € 6100. La droga, rinvenuta all’interno di una stanza di un appartamento occupata dal ragazzo, era occultata in maniera ordinata nei diversi cassetti dei mobili e altri arredi e perfino all’interno di un frigorifero, il tutto separato in confezioni opportunamente contraddistinte da diverse etichette che ne classificavano il tipo. Il giovane, in considerazione della considerevole quantità di sostanza stupefacente rinvenuta e gli elementi univoci e concordanti che facevano presumere l’attività di spaccio, quali il possesso di bilancino, il materiale per il confezionamento e la consistente somma di denaro, è stato tratto in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti ed associato alla locale Casa Circondariale su disposizione dell’A.G. procedente. Nell’ambito degli stessi servizi veniva denunciato in stato di libertà anche un ragazzo di nazionalità italiana, classe ’92, trovato in possesso di gr. 17 di hashish e gr. 1,727 di marijuana, fermato dagli operatori della Squadra Volante, in una strada del centro cittadino. Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.