Si tratta di una vicenda che incorpora malcontento, rabbia e voglia di un posto di lavoro, magari vicino al proprio paese di origine. Ma siamo in Italia e tutto questo non è che la normalità. Il provveditore Luciano Greco (reggente dell’ ufficio scolastico provinciale di Cosenza), stando alle notizie, avrebbe deciso il 28 agosto, di “comporre” la lite giudiziaria tra Tiziana Piro e l’ ufficio scolastico. La Piro, docente in ambito 5 in Piemonte, evidentemente cosentina, il 18 agosto ricorre al tribunale purché venga trasferita a Cosenza, possedendo secondo lei i titoli necessari affinché questo possa avvenire. Ma è inutile aspettare la lenta burocrazia, acceleriamo tutto e così Luciano Greco avrebbe decretato il suo trasferimento in pochi giorni. “Mossa” però non passata inosservata dalla CGIL, che ha inviato a Greco un documento nel quale esponeva l’ inesistenza di una sentenza che “intimava” il trasferimento della Piro da Torino a Cosenza e che la stessa docente avrebbe collaborato alla valutazione delle domande di assegnazione e utilizzazione del secondo grado, per i propri fini.

Uno “scavalcamento” tra libri e graduatorie che è stato perfettamente appuntato.

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