Pene pressoché dimezzate e impostazione accusatoria fortemente ridimensionata. Questo è l’esito dell’appello del processo “Eclissi” che ha visto comminare 15 condanne, quasi tutte di minore entità rispetto al primo grado, e 8 assoluzioni, alcune anche eclatanti.
Nel pomeriggio di ieri, i giudici di piazza Castello hanno emesso la sentenza nei confronti degli imputati che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Alla sbarra 23 presunti appartenenti alle cosche di San Ferdinando, duramente colpiti dalla sentenza che era stata emessa dal gup distrettuale lo scorso anno. Sentenza che aveva inferno condanne per 300 anni di carcere.
La sentenza
Il giudici hanno condannato Giuseppe Gioffrè a 10 anni e dieci mesi (20 anni in primo grado), Antonio Cimato (1989) 12 anni (20), Gregorio Malvaso 20 anni, Ferdinando Cimato (1980) 15 anni e quattro mesi (20 anni), Giuseppe Albano 8 anni e sei mesi (20); Giuseppe Schicchitano, 9 anni e sei mesi (16 anni), Bruno Celi (1984) 8 anni (14), Georgeva Viktoriya Trifonova 8 anni e otto mesi (14), Pasquale Albano 5 anni (14), Pasquale Mazzeo 12 anni e 8 mesi, Silvio Albano 8 anni (12 anni e 8 mesi), Francesco Di Bella 12 anni e 4 mesi, Federico Morano 8 anni (12), Francesco Albano 5 anni e due mesi (6), Andrea Aversa 1 anno e quattro mesi (5).
Le assoluzioni
Tra le assoluzioni spicca di certo quella di Giuseppe Pantano (1962), difeso dall’avvocato Carmelo Naso, che aveva subito una condanna a 20 anni in primo grado; ma anche quelle di Giacomo Pirrottina (14) avvocato Pasquale Galati; Ferdinando Naso (13 anni e 4 mesi) avvocato Domenico Malvaso; Milena Nikolaeva Prodanova (12 anni e 8 mesi) avvocato Michele Novella; Johnny Pantano (1991) (12), avvocato Naso; Nicola Caprino (12), avvocati Galati e Francesco Calabrese; Fabio Rappazzo (6) avvocato Mirna Raschi; e Daniele Marafioti (5), avvocato Luca Agostino. Gli altri avvocati impegnati nel processo sono Guido Contestabile, Adele Manno, Gaetano Pittelli, Carlo Morace, Giacomo Iaria, Carmela Preiti.