Di Alessandro Pagliaro

CON PADRE COLATORTI ALLA GUIDA DEI MINIMI DI SAN FRANCESCO DI PAOLA, IL RICAMBIO GENERAZIONALE PUO’ ATTENDERE.

di Alessandro Pagliaro

La notizia dell’avvicendamento alla guida dei Minimi di San Francesco di Paola non è una novità. Padre Gregorio Colatorti succede a Padre Francesco Marinelli come Correttore dell’Ordine. Si tratta della carica di Generale che ora si accinge a ricoprire in età avanzata. Il ricambio generazionale può attendere anche nelle alte sfere del Convento, non ravvisandosi elementi di discontinuità rispetto al passato. Evidentemente, si è preferito ripercorrere sentieri già battuti, piuttosto che aprirsi a orizzonti inesplorati e più al passo con i tempi che mutano. La sicurezza della certezza prevale sull’ardire di una scommessa di ricambio di idee e mentalità che avrebbe giovato all’azione dell’Ordine dei Minimi, trasportandola al di là dei confini della tradizione. Una guida più giovane e dinamica, in sintonia con la Chiesa di Papa Francesco, in prima linea contro il malaffare e la criminalità, a favore dell’accoglienza degli immigrati e contro l’odio razziale, avrebbe caratterizzato il percorso spirituale, di fede e di impegno civile, che oggi necessita anche nella Chiesa periferica. La laicità nella nostra Regione è morta, semmai è esistita. Spesso abbiamo assistito ad una classe politica genuflessa, sempre pronta ad accaparrarsi la benedizione delle alte sfere ecclesiastiche. E ciò è avvenuto più frequentemente a sinistra che non a destra, forse per mondarsi dei peccati di una cattiva amministrazione del bene pubblico. Un atteggiamento , che ha favorito l’autoreferenzialità delle istituzioni religiose e la subalternità di chi invece deve esaltare il primato dell’azione civile anche in Calabria.