Fonte: Gazzetta del Sud. Edizione online. https://cosenza.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2022/09/19/cetraro-il-terrore-seminato-sul-tirreno-dalla-costola-del-clan-muto-09519c83-6405-40d2-9339-50cfba5986a6/
L’amicizia con il «gruppo di fuoco». Le nuove leve dei clan, coinvolte nel blitz di giovedì scorso, non avrebbero esitato a vantare i rapporti con la potente cosca Muto di Cetraro. È quanto emerge anche dalle intercettazioni finite nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di L.O, A.B. ,L.I., P.M.e F... In una lite, captata dagli inquirenti, tra L.O. e la sua fidanzata. Quest’ultima inveisce dicendogli: «Sei da quelli potenti… sei da quelli che tu credi potenti. Loro possono tutto, loro possono picchiare, possono ammazzare, sono forti, scannano». A supporto di queste parole, gli inquirenti incrociano altri precedenti di polizia di O. e ulteriori elementi che contribuiscono a descrivere il suo profilo criminale tanto da inserirlo tra i «fiancheggiatori» della cosca Muto. Secondo le indagini, coordinate dal procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, lo stesso O. avrebbe più volte vantato «costanti e ininterrotte» frequentazioni con appartenenti al sodalizio mafioso tra i quali rientrano anche i componenti di quello che viene definito il «gruppo di fuoco» della ’ndrina. In particolare, è emerso uno stretto rapporto tra O. e F.C., indagato nello stesso blitz di giovedì scorso.