Si è concluso con tre condanne e due assoluzioni il processo che si proponeva di far luce sulla morte di Santina Adamo, la mamma di 36 anni deceduta il 17 luglio del 2019, nell’ospedale di Cetraro, dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio. I riflettori d’accusa erano puntati soprattutto sull’intempestività dei soccorsi prestati alla donna originaria di Rota Greca che, all’insorgere dell’emorragia, avrebbe dovuto giovare di una trasfusione ritardata, però, dalla penuria di sacche di sangue all’interno del presidio ospedaliero. Quasi cinque anni dopo, i sospetti investigativi hanno trovato per ora conferma in aula nei riguardi dei ginecologi c.p.e A.C. e dell’anestesista A.C.. La pena inflitta loro dal giudice – un anno di reclusione per omicidio colposo – coincide con quella invocata dal pubblico ministero. Conformi alla richiesta dell’ufficio di Procura sono state anche le due assoluzioni sancite al termine del processo, quelle dell’ostetrica L.D.B. e dell’anestesista F.A., difesi rispettivamente dagli avvocati Giuseppe Bruno ed Endrio Lapuista.
Per quanto riguarda i condannati, si tratta di una sentenza di primo grado. Se ne riparlerà in Appello.
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