Fonte: Radio Digiesse
Si cerca di capire i motivi e, soprattutto, se questo non sia stato solo uno dei tanti episodi che hanno coinvolto il giovanissimo studente di Buonvicino che ieri, martedì 12 dicembre, è stato salvato dalla furia di un gruppo di 15 adolescenti da una donna di Scalea. Francesca Calabrò, infatti, non ha esitato ad aiutare il ragazzino che ogni mattina si reca a Cosenza per frequentare una scuola di specializzazione per parrucchieri. I fatti sono avvenuti all’autostazione dei pullman. Intanto, da quanto spiegatoci, stamani, mercoledì 13 dicembre, il giovane è tornato a Cosenza, ma accompagnato dai familiari per denunciare tutto ai Carabinieri. Come raccontato da Calabrò, attraverso un post di Facebook, il branco non ha provato nessuna “vergogna” nel minacciare ripetutamente di morte il giovane. Non solo lei, ma anche altri passeggeri sono subito intervenuti, proteggendo il ragazzino e facendolo salire sul pullman che lo avrebbe riportato a casa.“La cosa che mai dimenticherò – ci ha detto al telefono Francesca Calabrò – è il terrore che ho visto negli occhi di questo ragazzo. Non aveva neanche più voglia di difendersi. Infatti, quando gli ho chiesto perché non ha accennato la minima reazione, lui mi ha risposto di essere stanco anche di difendersi”.Nel branco c’era anche una ragazzina che, sempre dalle testimonianze, sembrava essere la più agguerrita. Del caso si è interessato il vicesindaco di Diamante, Pino Pascale, e la prima cittadina di Buonvicino, Angelina Barbiero, che sta seguendo la vicenda.