Di Antonello Troya

Potremmo dire che è la classica storia di Natale. Quella che ci fa capire che essere buoni è un dono e come tale va messo a frutto. Non solo con le parole. Dello spirito natalizio ha tutto il sapore. Della non curanza anche. Non curanza delle istituzioni belvederesi che avrebbero dovuto (se avessero voluto) dedicare un po’ del loro importantissimo tempo a Simone. Dodici anni è affetto da sindrome di down. Simone non può usufruire dell’assistenza alla persona il giorno di sabato, come garantito per i bambini come lui, perché il Comune di Belvedere non può provvedere. Mancano soldi e certamente la volontà di farlo. Almeno sino a gennaio, quando con un nuovo bilancio e speriamo nella buona volontà di qualche responsabile amministrativo, Simone potrà continuare ad avere il sostegno a scuola per tutta la settimana. In merito era intervenuto anche il garante regionale per l’infanzia, Antonio Marziale, ma senza esito. Alla mancanza dell’amministrazione comunale ha sopperito la fondazione “Totò Morgana” guidata dal dr. Marco Serrao, responsabile dell’unità operativa di urologia della Casa di Cura Tricarico (nella foto assieme a Simone, alla mamma Marieta e all’insegnante di sostegno). Sino a quando il settore pubblico non interverrà sarà cura della fondazione adattare Simone alle esigenze e necessità giornaliere.