Di Antonello Troya
Si arricchisce di una nuova ipotesi l’omicidio di Aneliya Dimova, la 55enne bulgara trovata morta ammazzata nella casa dove viveva nel centro storico di Belvedere. Sembra che il delitto possa ricollegarsi ad una storia di usura. Voci insistenti e fonti certe parlano di vicende legate allo “strozzinaggio”. Non si capisce se fosse la donna a prestare soldi o se invece “braccio operativo” di qualcuno con una grande quantità di soldi da farne mercato. La donna anche se ambientata perfettamente, non aveva mai del tutto tagliato i ponti con le sue origini, continuando a sentirsi con persone presenti a Belvedere di origine bulgara. La donna è stata trovata morta nella mattina del 31 agosto scorso scorso. A scoprire il corpo senza vita alcuni amici che non sentendola dalla sera prima si sono preoccupati di andarla a cercare. Sul posti i Ris di Messina per i rilievi del caso, incaricati dalla procura di Paola, nella persona del sostituto titolare delle indagini, Rossana Esposito, su delega del procuratore Pierpaolo Bruni.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Belvedere (maresciallo Alessandro Diana) e dal capitano della compagnia (Andrea Massari) stanno proseguendo senza sosta per assicurare il colpevole alla giustizia