“La stampa calabrese di occupò a lungo del caso dell’infermiera dipendente del Tirrenia Hospital di Marina di Belvedere Marittimo che il 29 Marzo, dopo aver scoperto di aver contratto il covid, venne trasformata in una sorta di untore e successivamente licenziata.
Nei confronti della donna si scatenarono anche i social, con insulti sessisti e razzisti, dato che era di nazionalità straniera.
A Luglio l’infermiera ha impugnato il licenziamento ed ha deciso di rivolgersi a due avvocati romani per la stesura del ricorso, l’avv. Romolo Reboa e l’avv. Roberta Verginelli.
Il primo è il titolare dello studio internazionale Reboa Law Firm, più volte citato per la sua attività di difensore, oltre che di uomini politici che hanno rivestito alte cariche istituzionali, delle famiglie di vittime della valanga che ha travolto l’Hotel Rigopiano e degli anziani deceduti nelle RSA di Milano, mentre la seconda è una nota giuslavorista della Capitale, responsabile del settore lavoro del team professionale.
Ne è uscito così un ricorso di oltre sessanta pagine che è stato notificato alla direzione del Tirrenia Hospital e che verrà discusso avanti il Giudice della sez. lavoro del Tribunale di Paola, dr. Antonio Dinatolo giovedì 1 Aprile.
L’infermiera, nel chiedere la revoca del licenziamento, ha contestato al Tirrenia Hospital non solo di averla cacciata dal posto di lavoro ingiustamente, ma anche di averla esposta alle ingiurie popolari per averla ingiustamente accusata di aver portato il covid nella struttura sanitaria, anche attraverso l’audio diffuso da un proprio dirigente medico, ricordando che le norme di sicurezza sul lavoro impongono alle aziende di occuparsi della tutela della salute dei lavoratori e non viceversa.
Nell’articolato ricorso gli avv.ti Romolo Reboa e Roberta Verginelli invocano anche per la propria assistita l’applicazione della normativa italiana ed europea a tutela del whistleblower, fatto che si ritiene sia per la prima volta che avviene in Calabria.
Tra i testimoni che i due professionisti romani chiedono di sentire a sostegno delle ragioni dell’infermiera ve ne sono alcuni eccellenti, ovvero il sindaco di Diamante, sen. Ernesto Magorno, il Comandante dei VV.UU. di Belvedere Marittimo, nonché un Magistrato onorario della Procura della Repubblica di Paola, chiamato a riconoscere la voce di un file audio.
Per il Tirrenia Hospital si è costituito un noto avvocato del foro di Cosenza, Vincenzo Maradei, con una comparsa molto polemica, ove si afferma che il comportamento dell’azienda sarebbe legittimo, perché l’infermiera sarebbe stata imprudente ad andare a lavorare e nel rispondere ad un giornalista avrebbe affermato che erano ricoverati dei malati di covid, fatto che non sarebbe vero.
Dalla lettura delle difese del Tirrenia Hospital si apprende che l’ospedale aveva anche presentato una querela contro la lavoratrice, di cui Pubblici Ministeri della Procura di Paola hanno richiesto l’archiviazione il 27 Novembre 2020, incontrando l’opposizione dell’azienda, che cita in tale atto un video comunicato del simdaco di Belvedere Marittimo, dr. Vincenzo Cascini.
Sia richiami contenuti nel ricorso ad altre vicende giudiziarie che la natura delle difese del Tirrenia Hospital inducono poi a ritenere che il 1 Aprile al Tribunale di Paola ci saranno non poche persone interessate a conoscere l’esito del giudizio”.
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