Vincenzo Cascini non scioglie completamente la riserva di candidarsi a sindaco e rimette la decisione di scendere in campo nelle mani della popolazione. Ripartire da nuove figure, gente capace e onesta, soprattutto fedele e leale ad un programma amministrativo dedicato ai belvederesi, allo stato sociale, a chi soffre e a chi ha bisogno. A chi è stato maggiormente colpito dalla pandemia e che è alla ricerca di una occupazione. Questo il sunto dell’incontro che Cascini ha tenuto sabato pomeriggio assieme ai suoi fedelissimi e simpatizzanti. A chi si aspettava la piena disponibilità a ricoprire il ruolo di candidato a sindaco ha notato una certa incertezza in punti che dovranno essere poi affrontati. Troppi eventi non comprensibili nella passata legislatura, ma soprattutto tante le incognite nel prossimo futuro legate al lungo periodo di assenza dal governo della città.
Si prospetta una campagna elettorale difficile e lunga. “La comunità belvederese – ha detto Cascini – chiede a gran voce da anni un ricambio generazionale. È arrivato il momento di mettere in gioco quelle personalità, quelle menti eccelse che il paese offre. Ma senza sacrificare ciò che di buono ha offerto il passato e le sue figure. Anche di quei giovani che hanno studiato e messo a frutto le loro capacità intellettive”.
Certamente a Cascini non lo spaventano il lavoro e le difficoltà da affrontare, ma chiede a gran voce la vicinanza dei cittadini.