Il 6/07/2023 si è conclusa con sentenza di non luogo a procedere perché il fatto non sussiste, la triste vicenda che dal 2018 ha visto coinvolto il Comune di Belvedere Marittimo con imputati l’allora Sindaco Enrico Granata, Santino Stumbo consigliere, Pepe Massimiliano dipendente comunale, Grosso Ciponte Antinietta attuale responsabile del settore finanziario, Vincenzo Grosso Ciponte, Ciriaco Grosso Ciponte e Alimena Alfonso.
Secondo l’accusa gli imputati sarebbero stati legati dal compimento di atti volti al procacciamento di voti in vista della prossima campagna elettorale in relazione all’indizione di una procedura di mobilita riguardante la selezione per la copertura di un posto di direttore tecnico di ragioneria poi effettivamente vinto dalla dottoressa Grosso Ciponte.
Dopo le perquisizioni della G.F. e relativo sequestro di documentazione, supporti informatici, cellulari etc che avevano destato scalpore in tutto l’alto Tirreno Cosentino era iniziato un lungo calvario fatto di richieste di misure cautelari in carcere successivamente rigettate e di udienze e rinvii,nei quali in tutto il tempo tutti gli indagati si sono dichiarati sempre innocenti.
“È LA FINE DI UN INCUBO” Ha dichiarato Massimiliano Pepe dipendente comunale,che all’epoca dei fatti,in qualità di responsabile del Comune ha sottoscritto la delibera 310 avente ad oggetto proprio l’avviso pubblico di mobilità.
“Dopo anni di duro lavoro svolto sempre con dedizione, professionalità e nella massima legalità e trasparenza, è stata dura essere accusato per fatti totalmente contrari al mio modo d’essere. Un’allucinante e lunga trafila tra giustizia e massmedia che hanno indubbiamente cambiato la mia vita ma non ho mai smesso di credere nella giustizia e finalmente la verità storica ha coinciso con la verità processuale”.