BELVEDERE MARITTIMO- Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Belvedere Marittimo esprime piena solidarietà alla protesta del Comitato di cittadini, al quale hanno aderito oltre sessanta residenti della contrada Sant’Andrea, per opporsi all’installazione di un’antenna alta 30 metri per il ripetitore 5G in tale località.

«L’area individuata – fanno sapere tramite una nota – oltre ad essere prossima alle abitazioni, è caratterizzata da un elevato rischio idrogeologico, suscitando ulteriori preoccupazioni. Il nostro intervento mira a difendere e tutelare l’ambiente, uno dei principi fondanti del Movimento 5 Stelle, e a richiamare l’attenzione dell’Amministrazione comunale sulla necessità di garantire maggiore trasparenza e coinvolgimento della popolazione locale su temi che impattano direttamente il territorio e la salute dei cittadini, in questo caso in particolar modo sui rischi di inquinamento dovuti all’elettrosmog. Troviamo paradossale che i lavori di installazione siano stati avviati senza alcuna consultazione pubblica né comunicazione preventiva. I residenti si sono trovati di fronte al cantiere inaspettatamente, alimentando un clima di sconcerto e indignazione. Non risulta che sia stato organizzato alcun incontro informativo per coinvolgere la comunità nella pianificazione di tali interventi. Chiediamo pertanto chiarimenti sul Piano della telefonia mobile adottato dal Comune, poiché l’assenza di trasparenza sembra configurare un’intenzione di escludere i cittadini dal processo decisionale, ostacolando eventuali opposizioni»

Ed ancora: «Il G.T. del M5S belvederese tiene a sottolineare come diversi studi scientifici internazionali abbiano sollevato numerosi interrogativi sugli effetti a lungo termine dell’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche emesse dalle antenne. Un appello firmato da 13 associazioni mediche internazionali, tra cui l’Associazione Italiana dei Medici per l’Ambiente, riporta che è stato dimostrato che le radiofrequenze danneggiano i sistemi biologici già ad intensità inferiori a quelle raccomandate dalle linee guida della Commissione Internazionale per la Protezione dalle Radiazioni non ionizzanti.L’introduzione delle tecnologie 5G, in assenza di approfonditi studi scientifici indipendenti che ne dimostrino la sicurezza, rappresenta un rischio non accettabile per la salute pubblica. Alla luce di ciò, chiediamo al Sindaco, nella sua veste di massima autorità sanitaria locale, di imporre il blocco temporaneo dei lavori e dell’attivazione delle antenne 5G finché non saranno disponibili evidenze scientifiche certe e trasparenti. Chiediamo inoltre: Se la domanda dell’azienda interessata è stata discussa in Conferenza dei Servizi; Se sono stati acquisiti pareri favorevoli dall’Arpacal e dall’Ufficio Ambiente comunale. Invitiamo infine l’Amministrazione a dotarsi di un regolamento comunale specifico per disciplinare l’introduzione di tali impianti, come recentemente ribadito dal Consiglio di Stato (Sez. VII, Sentenza n. 8989 del 16 ottobre 2023). Con tale sentenza il Consiglio di Stato ha stabilito gli ambiti del potere regolamentare riconosciuto dall’ordinamento ai Comuni per disciplinare l’inserimento degli impianti tecnologici per la telefonia mobile e gli altri impianti produttivi di campi elettromagnetici indicando principi, criteri, limiti e modus operandi della facoltà per le Amministrazioni comunali di dotarsi di strumenti urbanistici di cui all’art. 8, comma 6, della legge n. 36/2001 e successive modifiche ed integrazioni. Tale strumento normativo consentirebbe di garantire un migliore inserimento degli impianti tecnologici nel tessuto urbano e territoriale, salvaguardando la salute e l’ambiente. Cogliamo l’occasione per invitare il già costituito “Comitato territoriale no elettrosmog” e le forze politiche di maggioranza e minoranza ad attivarsi con urgenza per ottenere la rimozione delle grandi antenne 5G installate sul tetto dell’Hotel Nettuno, in località Monti, nel pieno centro abitato». Infine l’ulteriore invito: «Chiediamo, altresì, che venga bloccata l’installazione di un’altra antenna 5G prevista in località contrada Palazza, su un fabbricato fatiscente adiacente al chiosco di Calabaia».