l tutor di Belvedere Marittimo messo in discussione, in seguito ad un ricorso di Francesco Galati, maresciallo dei carabinieri in pensione, residente a Tortora.
L’avvocato Galati ha prodotto ricorso al giudice ordinario di Belvedere Marittimo.
Con un provvedimento cautelare e con una sentenza è stato messo in discussione e quindi ritenuto illegittimo il decreto del 4 agosto 2017 del Prefetto di Cosenza che riguarda l’individuazione, l’installazione e le modalità che regolano il dispositivo che rileva la velocità sulla Statale 18. Gli atti sono stati trasmessi dall’interessato anche al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e al Prefetto di Cosenza. “Il provvedimento cautelare – scrive Galati – è argomentato negli elementi, tali da costituire il fumus boni juris ed il periculum in mora, che ha sospeso il provvedimento emesso in materia di codice della strada e la presa d’atto della sentenza del Giudice ordinario di Belvedere Marittimo.
In particolare si rileva “…la Suprema Corte specifica che non è valida la multa per eccesso di velocità senza contestazione immediata se manca la prova che quella è una strada urbana a scorrimento, con carreggiate indipendenti o separate da spartitraffico. Non basta che nel verbale sia specificato “Non si è proceduto alla contestazione immediata della violazione in quanto il tratto di strada dove è stata rilevata l’infrazione non richiede tale obbligo essendo compresa tra quelli individuati con decreto n. 0059014 del 04.08.2017 della Prefettura di Cosenza, che il tratto stradale rientra tra quelli autorizzati dal Prefetto per la mancata contestazione immediata, ma per far sì che la multa sia valida, necessita anche la dimostrazione delle caratteristiche del tratto stradale. La discrezionale individuazione prefettizia delle strada ove può legittimamente evitarsi la contestazione immediata dell’infrazione al codice della strada, quanto alla velocità, non deve mai prescindere da quella che è la valutazione del tratto stradale”.
Fonte miocomune.it