“Pressione fiscale esasperante e l’ombra di un dissesto finanziario dell’ente. Dopo aver ricevuto la bolletta del servizio idrico, migliaia di famiglie, alle quali va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà, sono in difficoltà, costrette, loro malgrado, a dover fare i conti con un caro bollette finora mai verificatosi”. È quanto afferma “Impegno Comune per Belvedere Marittimo” in una nota stampa che così prosegue: “Nell’arco delle ultime settimane abbiamo ricevuto più segnalazioni da tanti concittadini che hanno difficoltà palesi nel pagare la bolletta dell’acqua. Vogliamo -interroga la compagine politica- sapere il motivo del caro bollette e le eventuali responsabilità. Chiediamo a coloro i quali finora hanno amministrato la nostra città perché sui cittadini di Belvedere Marittimo pesano aliquote cosi alte, che vessano anche l’economia locale”.
La forza politica coordinata dall’avv. Massimilla lancia un monito, ed afferma inoltre: “Chi è causa di un problema non può esserne la soluzione. Dal canto nostro -sottolinea il gruppo- esenti da responsabilità amministrative, siamo al lavoro per stilare una proposta seria e concreta nell’interesse collettivo. Abbassare le tariffe è un nostro obiettivo, così come procedere ad una mappatura digitale della rete idrica, e con il recupero delle rete fognaria, soprattutto nelle contrade. L’idea –afferma Impegno Comune– è quella di riequilibrare ed azzerare i disservizi, garantendo l’ordinario con autorevolezza e lungimiranza”. “Consideriamo – evidenzia il gruppo- che ogni anno vengono immessi nella rete idrica comunale 3 milioni di mc di acqua, dei quali una parte proviene dalle sorgenti comunali, mentre una quantità maggiore è fornita dalla Sorical. Tuttavia – si specifica – l’ente comunale fattura solo 800 mc del quantitativo complessivo e vogliamo capire dove va a finire il resto. È del tutto evidente che su pochi grava l’onere di pagare il servizio idrico e ciò genera un tariffa molto alta. Infatti, secondo un meccanismo di fatturazione ideale, una famiglia di 4 persone dovrebbe consumare 250 m3 di acqua in un anno, con una conseguente bolletta di circa 300 euro: se il servizio funzionasse, la bolletta dovrebbe essere inviata ogni 3 mesi- quindi 75 euro ogni tre mesi, 25 euro al mese, cifra alla portata di tutti. Il punto è che tutto questo a Belvedere non si verifica. Impropriamente i Comuni gestiscono in economia il servizio idrico integrato, quando una legge dello Stato ha sancito la decadenza nel 2014. Per fortuna siamo arrivati all’alba di una riforma storica”.
La proposta di Impegno Comune – emerge dalla nota– è “volta all’urgente necessità di far fronte a tali questioni considerando le problematiche economiche e ambientali causate da una gestione amministrativa inefficiente che fino ad ora ha tenuto banco nel nostro paese. Nel concreto, ci adopereremo nella messa a sistema di un bilancio idrico, misura urgente e fondamentale, tra acqua acquistata e acqua venduta ai cittadini, in modo da verificare le perdite tra sfiori ai serbatoi e perdite di rete, affinché queste rientrino nei parametri standard nazionali. Inoltre – si legge- occorre che il comune si impegni a consumare e immettere nella rete in primis l’acqua di produzione comunale, soluzione a costo zero, e poi, ove questa sia insufficiente, procedere all’acquisto di ulteriore acqua da una società come Sorical. La totalità di tale manovra – conclude il gruppo – consentirebbe un risparmio alle casse comunali di un importo variabile tra i 300.000€ e i 500.000€”.
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