Aveva ferito un poliziotto mentre si trovava in una stazione di servizio. Ora è arrivata la sentenza di primo grado.
L’accusa era di resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento, quella che vedeva coinvolto un uomo di Cosenza, condannato nei giorni scorsi dal tribunale di Cosenza col rito abbreviato condizionato. La storia parla di un ferimento ai danni di un poliziotto mentre l’imputato era fermo in una stazione di servizio dell’hinterland cosentino. La pattuglia della Volante lo aveva individuato dopo che lo stesso nei giorni precedenti non si era fermato a un posto di blocco della polizia.
La difesa dell’imputato
L’imputato, difeso dall’avvocato Emilia Francesca Aceto, nel corso del processo ha reso dichiarazioni spontanee dove ha spiegato che, a causa dei problemi all’udito di cui soffre da tempo, non aveva sentito bene quello che gli avevano detto i poliziotti e anzi lui aveva capito che se ne poteva andare. Inoltre, ha raccontato che all’uscita del fornimento di benzina erano posteggiate la volante della polizia e un’altra macchina con una persona fuori dall’abitacolo e quindi lui aveva pensato che il controllo di polizia stava avvenendo nei confronti di questa persona e non nei suoi.
In discussione la difesa ha evidenziato che alla luce della versione raccontata dall’imputato e del certificato medico prodotto l’imputato non aveva assolutamente consapevolezza di essere oggetto di un controllo di polizia e quindi si era verificato un errore sul fatto con efficacia scusante facendo venir meno l’elemento psicologico dei delitti contestati.
Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna dell’imputato a sei mesi di reclusione e il giudice invece ha condannato l’imputato per il delitto di resistenza a pubblico ufficiale ma lo ha assolto da quello di danneggiamento, stabilendo la pena finale in quattro mesi e venti giorni di reclusione.
Fonte Cosenza Chanel