Avanti Mendicino porta in consiglio il progetto “Scarpe Rosse” e due interrogazioni, una sulle cartelle pazze e l’altra inerente la proposta di impiegare i percettori di Reddito di Cittadinanza in lavori di pubblica utilità

Nel consiglio comunale convocato per domani, 27 maggio, non verranno discussi solamente i punti all’o.d.g. del rendiconto di bilancio e del programma triennale delle opere pubbliche, ma è prevista pure la discussione di una proposta di delibera e la risposta a due interrogazioni presentate al Presidente del Consiglio dal gruppo Avanti Mendicino che, a ben vedere, è l’unico soggetto che sta animando la vita politico amministrativa di Mendicino, non solo attraverso le numerose denunce pubbliche della cattiva gestione amministrativa, ma anche con molte proposte ed impulsi rivolti alla stessa giunta comunale.

 Qualche settimana fa, i consiglieri comunali di Avanti Mendicino avevano duramente attaccato l’amministrazione comunale per una serie di avvisi di accertamento per omessi pagamenti di tari 2016 e 2017 inviati a centinaia e centinaia di cittadini che, in larghissima parte hanno dimostrato invece di essere in regola con il pagamento dei tributi comunali. Questi sgradevoli episodi hanno causato enormi disagi a questi cittadini e hanno provocato, per diversi giorni ed in piena emergenza covid, interminabili code, davanti alla sede Andreani Tributi, concessionaria del servizio di riscossione per il comune di Mendicino.

Proprio in riferimento alle c.d. “cartelle pazze” i consiglieri Gervasi, Reda, Vena e Argento hanno presentato lo scorso 19 maggio una interrogazione rivolta al sindaco ed al vice sindaco per conoscere i motivi di questo macroscopico errore, il numero degli avvisi erroneamente notificati ed i relativi costi per le raccomandate A/R con cui gli inutili avvisi sono stati spediti.

L’altra interrogazione riguarda il mancato avvio dei PUC (Progetti Utili alla Collettività), attraverso i quali impiegare i percettori di Reddito di Cittadinanza. Nel settembre del 2020, i consiglieri di Avanti Mendicino, avevano proposto al sindaco ed alla giunta comunale di impiegare i percettori di R.d.C. in servizi di pubblica utilità. Ma l’amministrazione comunale, a distanza di 8 mesi, non ha inteso rispondere a tale proposta del gruppo di opposizione che, proprio per questo motivo, il 19 maggio, si è visto costretto a presentare una interrogazione al sindaco ed all’assessore alle politiche sociali, per sapere come mai non sia pervenuta una risposta e se ci sia la reale intenzione di dare attuazione alla proposta di Avanti Mendicino di impiegare i percettori di Reddito in una serie di attività sociali che vanno dalla manutenzione esterna (pulizia dei parchi e delle villette, taglio erba, ecc.), al potenziamento dei servizi scolastici e culturali (accompagnamento alunni sugli scuolabus, dopo scuola, pre e post scuola, servizi museali, info point, ecc.).

Infine su impulso di alcuni lungimiranti cittadini di Mendicino, il gruppo Avanti Mendicino ed in particolare la consigliere Reda, ha presentato una proposta di delibera denominata “Scarpe Rosse”. Il progetto (la cui proposta è stata poi sottoscritta da tutte le consigliere dell’assise) prevede una serie di attività che le quote rosa del consiglio comunale dovranno promuovere e diffondere per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della violenza di genere e del femminicidio, fenomeni purtroppo ancora di drammatica e preoccupante attualità.

Avanti Mendicino, dimostra ancora una volta di essere un gruppo politico che se da una parte, con la sua attività di opposizione, non fa sconti alla giunta Palermo, denunciando tutti gli aspetti negativi della sua cattiva gestione, dall’altra, si contraddistingue per la presentazione di valide proposte ed iniziative che possono avere importanti ricadute sul territorio.

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