’Artemisia sconvolge il Tirreno

Ma adesso non è che a pagare saranno solo i diretti responsabili della cooperativa e i politici si salveranno ?

Se la caveranno i due sindaci di Buonvicino ? L’ex sindaco Giuseppe Greco, con l’incarico dell’ASL presso il tribunale di Paola, e aspirante ad esserlo di nuovo, e l’attuale sindaco Ciriaco Biondi ? E il sindaco di Maierà De Marco rieletto recentemente con una maggioranza bulgara ?

Indagini ancora in corso, dicono. Ma i mal di pancia circolano molto in questi comuni, e ironia della sorte (loro) bisogna sapere che l’artemisia (lo stesso nome della cooperativa della moglie di Gennaro Marsiglia…) è un’erba usata proprio come antispasmodico e come potente digestivo.

Pensiamo che proprio di questo abbia bisogno un bel po’ di gente coinvolta dalle indagini in corso, dopo una coraggiosa denuncia da parte di un cittadino di Buonvicino. In anteprima assoluta, noi di Iacchite’, siamo in possesso della denuncia che il cittadino Salvatore Amoroso consegnò al Procuratore di Catanzaro Gratteri, dopo aver assistito a Cetraro ad un suo intervento nel quale il magistrato invitava i cittadini a collaborare con la giustizia.

Non ne potevo più di assistere in silenzio ad un sistema di interessi personali che da anni si muovono all’interno del Comune di Buonvicino attraverso il benestare delle Amministrazioni Comunali che si sono susseguite dal 2004 ad oggi – scrive nella dettagliata denuncia Salvatore Amoroso -. Ho sempre cercato di portare a conoscenza della popolazione gli intrecci che, a mio modesto avviso, hanno portato in questi anni a pericolose commistioni a danno dell’intera cittadinanza“.

Ecco cosa scrive Amoroso.

“La Cooperativa Sociale Artemisia fece la sua comparsa al Comune di Buonvicino nel lontano 1999.Nel quinquennio 1999 – 2004, la cooperativa si occupò del solo servizio di riscossione dei tributi Comunali. Successivamente, con l’avvento dell’Amministrazione Comunale, denominata “Alternativa e Progresso”, guidata dal Sindaco Dott. Giuseppe Greco, che ha amministrato da Giugno 2004 a Maggio 2014, i servizi affidati alla Cooperativa sono cresciuti in modo esponenziale. La crescita degli stessi è coincisa con l’aumento degli incarichi ricoperti dal Dott. Gennaro Marsiglia, marito dell’allora presidente della cooperativa. Infatti:

  • Nell’anno 2005, è stato conferito al dott. Gennaro Marsiglia, all’epoca Sindaco del Comune di Aieta, l’incarico di dirigente dell’area finanziaria del Comune di Buonvicino.
  • Nello stesso periodo, il dott. Marsiglia, è diventato presidente della comunità Montana alto tirreno cosentino con sede in Verbicaro. Questo gli ha permesso di deliberare, lo stanziamento di € 150.000,00 per un progetto rivolto all’assistenza degli anziani dei Comuni facenti parte di questo ente. Ad aggiudicarsi l’appalto, con cottimo fiduciario, in tutti i Comuni della Comunità Montana, fu laCooperativa Artemisia la cui presidenza era affidataalla moglie dello stesso dott. Marsiglia.
  • Dopo le elezioni amministrative del 2009, al dott. Gennaro Marsiglia oltre all’incarico di dirigente dell’area finanziaria,è stato conferito anche l’incarico di dirigente dell’area amministrativa del Comune di Buonvicino. In concomitanza della nuova nomina, la cooperativa Artemisia ha ottenuto, sempre tramite cottimo fiduciario, l’affidamento relativo alla gestione dei rifiuti, alla gestione delle pulizie cimiteriali,stradali e degli uffici comunali oltre al servizio di assistenza agli anziani.

Chiaramente, il dott. Marsiglia nella sua qualità di pluri-dirigente ha sempre svolto le sue funzioni in evidente conflitto d’interessi. Infatti, all’interno dell’area finanziaria, a lui era demandato il compito di reperire i fondi. All’interno dell’area amministrativa preparava i bandi che la cooperativa Artemisia, guidata dalla moglie fino a Luglio 2014, si aggiudicava. A luglio 2014 l’organigramma della cooperativa, a seguito delle continue lamentele e pressioni provenienti dall’esterno, cambiò e la moglie del dott. Marsiglia, da tale data, ricoprì il ruolo di vicepresidente.

E’ nella stesura dei bandi che si scorge il disegno dell’astuto Dott. Marsiglia. Infatti, in ogni bando aggiudicatosi poi dalla Cooperativa Artemisia, erano richiesti 2 requisiti necessari per la partecipazione e la successiva aggiudicazione (limite ostativo per altri potenziali partecipanti):

  • Le cooperativa che si aggiudicava l’appalto doveva avere il “certificato di regolarità dei lavori eseguiti nell’ultimo quinquennio, rilasciato da pubbliche amministrazioni”;
  • La stessa cooperativadoveva aver già lavorato direttamente con le pubbliche amministrazioni per un importo dei lavori non inferiore a quello previsto dall’oggetto del bando di gara.

Risulta evidente, quindi, che a partire dal 2004, i bandi furono confezionati dallo stesso Marsiglia in modo che i requisiti richiesti per la partecipazione allo stesso, erano talmente ostativi da inibirne l’aggiudicazione ad altri soggetti giuridici al di fuori della stessa Artemisia (esempio bando n. 2 del 2012).

Nel 2010 addirittura il servizio di pulizia cimiteriale e quello relativo alla pulizia degli uffici comunali è stato affidato direttamente con determina di dirigenziale del 05/07/2010 n. 101 (il dirigente era il marito della Legale Rappresentante della cooperativa Artemisia).

Lo stesso servizio alla scadenza è stato rinnovato con un affidamento diretto “PER OPPORTUNA ECONOMICITA” (altro espediente utilizzato), trasformando la gara ad evidenza pubblica ad affido diretto (delibera n. 60 del 2013)

In data 01/03/2013 viene stipulato un atto di cottimo fiduciario, con il quale si affida alla cooperativa sociale artemisia, il servizio di supporto all’organizzazione comunale, per la raccolta dei rifiuti solidi urbani. L’incarico aveva durata di 12 mesi. Alla scadenza è stato tutto rinnovato con determina dirigenziale n. 15 del 24/02/2014.

Affidamento diretto anche per il supporto ufficio tecnico (euro 30.400,00) e per la raccolta RSUrifiuti differenziati (euro 47.800) scadenza 31/12/2015. (contratto prot. Comunale n. 290 del 22/01/2015. Delibera n. 132 del 18/12/2014).

Quindi, a tutt’oggi, nonostante il cambio dell’amministrazione comunale avvenuto a Maggio 2014, nel nostro Comune continua a sussistere questo “modus operandi”.

La cooperativa sociale Artemisia è stata oggetto di numerose discussioni anche in ambiti diversi da Buonvicino. In questi anni oltre alle lamentele di esponenti politici e di tanti cittadini di Buonvicino, si sono aggiunte altre critiche ed iniziative provenienti da Comuni limitrofi nei confronti della “Cooperativa sociale Artemisia” sempre in merito alla stessa problematica riguardante il metodo di gestione degli appalti e dei servizi affidati alla stessa. (…) ( ndr: a parlarne furono Antonio Praticò allora consigliere di minoranza di Praia a Mare ed il prof. Ugolino di Belvedere M.mo) .

Inoltre, stante ad informazioni attendibili avute dal sottoscritto, sussistono degli episodi significativi che aiutano a comprendere meglio anche i rapporti all’interno della stessa cooperativa e la gestione delle risorse umane.

Infatti, risulterebbe che per un periodo di tempo, la Signora Rosanna Astorino ha svolto attività lavorativa alle dipendenze della cooperativa sociale Artemisia; durante questo periodo la Signora Astorino si è trovata in stato di gravidanza ed ha usufruito del sussidio economico da parte dell’Inps per le donne in maternità.

Ebbene, la stessa, si è vista avanzare da parte della Cooperativa Artemisia la richiesta di restituzione delle somme percepite per la maternità. Ne è nata un’accesa discussione e per evitare qualsiasi iniziativa legale da parte della lavoratrice è stata necessaria la mediazione del sindaco dell’epoca Giuseppe Greco.

Altresì, risulterebbe che i soci ed i dipendenti- lavoratori della cooperativa sociale Artemisia negli anni 2012-2013 hanno presentato all’INPS regolare domanda di disoccupazione ottenendo il sussidio economico da parte dell’ente previdenziale.

A questo punto sorge spontanea la mia domanda? Come risulta possibile che i dipendenti ed i soci della cooperativa hanno presentato ed ottenuto il sussidio di disoccupazione nonostante siano rimasti inalterati sia i servizi appaltati che le somme erogate dall’Ente Comune? Come e con quali figure lavorative venivano esplicati i suddetti servizi appaltati? Non è che gli stessi soci nonché i dipendenti svolgessero l’attività lavorativa in NERO usufruendo, nel contempo, del sussidio economico erogato dall’INPS?

La cosa più sconvolgente è il sistema messo in atto dal Dott. Marsiglia, che grazie alle determine dirigenziali, da lui stesso firmate, bypassando il parere della Giunta, è riuscito ad affidare alla Cooperativa anche servizi che all’epoca non erano contemplati nell’oggetto sociale della stessa. Infatti un esempio (non l’unico) riguarda la Determina n. 101 del 05/07/2010 con la quale la cooperativa Artemisia si aggiudicò i servizi di pulizia cimiteriale e la piccola manutenzione degli immobili comunali. Peccato, però, che il suddetto servizio all’epoca non fosse contemplato nell’oggetto sociale. Solo a distanza di quasi un anno infatti, esattamente il 06/04/2011, ottenne l’inserimento nello statuto dei codici ATECO 812991 e 9003 che avrebbero consentito alla stessa di svolgere quelle attività già affidategli un anno prima (nello specifico “Pulizia E Lavaggio Di Aree Pubbliche, Rimozione Di Neve E Ghiaccio e Pulizia Delle Aree Pubbliche; Decontaminazione E Disinquinamento dell’Ambiente”).

Si tratterà della “classica coincidenza”, il fatto che da qualche mese a questa parte il dott. Marsiglia oltre ad essere pluri-dirigente del Comune di Buonvicino e dirigente del Comune di Maierà, è anche divenuto dirigente del Comune di S. Sofia d’Epiro, paese di provenienza dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto relativo al lavoro di rifacimento e pavimentazione di piazza XVII Settembre nonché il consolidamento della Chiesa Madre per un importo complessivo di circa 800.000,00 euro?

Si tratterà ancora della “solita coincidenza” il fatto che la stessa ditta aggiudicatrice dei citati appalti abbia acquistato tutta la pavimentazione dal rifornitore dove lavora l‘attuale assessore ai lavori pubblici del Comune di Buonvicino? (…)  A questo punto mi chiedo dunque, come mai le varie Amministrazioni che si sono susseguite dal 2004 ad oggi, hanno operato senza assolvere a pieno al dettato del T.U. della legge n. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni che,tra i doveri delle Amministrazioni Comunali, ricomprende anche il controllo da parte delle stesse dell’operato delle risorse in forza all’ente comune.

La commistione tra potere politico e finanziario è evidente quando, facendo proprio riferimento alla citata legge, all’art. 49 si definiscono i pareri dei responsabili dei servizi. Infatti la legge dice che “ Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta e al Consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarità tecnica, del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione”.

Quindi, ogni deliberazione relativa ai servizi affidati alla Cooperativa Artemisia, era seguito dal parere positivo del responsabile di funzione, Dott. Gennaro Marsiglia, marito della presidente della Cooperativa, vicepresidente dal luglio del 2014. (…).

Confido nella professionalità e nel senso civico di chi avrà la pazienza di leggere questo mio memoriale, prodotto essenzialmente per cercare di capire a quale livello gli interessi personali hanno preso il sopravvento rispetto alla gestione della cosa pubblica, rendendo Buonvicino un territorio di conquista da parte di spregiudicati faccendieri, supportati da negligenti amministratori, tutto a discapito dei cittadini sulle cui spalle è riposto questo pesante fardello“.

Ecco, questa è una parte del dossier presentato al procuratore Gratteri che fa comprendere come certi sistemi infiltrati nelle pubbliche amministrazioni servano solo ed esclusivamente per fini elettoralistici. Confidiamo nelle indagini, che siano serie ed approfondite, nella speranza che i politici non si salvino da questa inchiesta, che va estesa anche ad altri comuni dove questo sistema è ben imperante come ad esempio nel Comune di Diamante.

Fonte Iacchitè che ringraziamo
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