Insieme alla gratitudine che manifestiamo per i nostri antenati, è cosa risaputa, non ci possiamo sottrarre da qualche rimprovero. Uno che ricorre in tutti noi è quello di avere ereditato una urbanizzazione con strade strette e sinuose, senza traverse, marciapiedi stretti, spesso dei cordoli. Ma, sovra ogni cosa, il nostro malessere deriva dalla grave carenza di piazze e di spazi verdi. Il parco della grotta (che è il nostro punto di spicco) doveva essere ben altra cosa, violentato nei decenni della modernità. Del “Piscitiello” evitiamo commenti.L’unico spazio armonioso, per quanto spesso malandato, con una complessiva valenza tra storia, verde, estetica, panoramica, è il Parco delle Rimembranze ovvero il Monumento ai Caduti.Non è molto frequentato, a volte un po’ così, ma resta pur sempre un’area di piacevolezza. Succede che, da vari giorni, passando da quel luogo, si vede il cancello incatenato con un corposo lucchetto come ad averne decretato la chiusura. Forse c’è una causa plausibile, ma non c’è alcun avviso di sorta a motivare la chiusura. Ciò considerando sarebbe il caso di apporre un cartello sulle eventuali motivazioni. Se motivazioni oggettive non esistono sarebbe il caso che le Autorità municipali togliessero quelle catene e quel lucchetto, a tal punto immotivati.

Di Antonio Cima (Webiamo Amantea)

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