I carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre soggetti, nonché, su disposizione del G.I.P. presso il Tribunale dei Minorenni di Catanzaro, alla misura cautelare del collocamento in comunità nei confronti di due minori, poiché, tutti, ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di incendio e violazione di domicilio aggravata.
Le misure in questione sono state disposte a conclusione di una rapida ed intensa attività di indagine, iniziata il 02 agosto scorso, dopo un incendio in una abitazione privata, in via Luigi Miraglia. L’incendio è stato poi spento da una squadra dei vigili del fuoco, prontamente intervenuta.
Dall’attività investigativa è stato accertato che l’immobile era stato dato alle fiamme dai soggetti destinatari delle misure cautelari, i quali, dopo essere entrati nello stabile, gli davano fuoco per poi allontanarsi velocemente a piedi. Prima di incendiare l’abitazione, i ragazzi hanno aggredito il proprietario di casa, un “invalido civile” con problemi di natura psichica. Sono entrati in casa approfittando della porta d’ingresso non perfettamente chiusa, e hanno buttato dell’acqua addosso al malcapitato che stava dormendo. Quest’ultimo, dopo essersi svegliato, è riuscito ad uscire di casa prima che l’intero stabile prendesse fuoco, sempre per mano dei ragazzi. L’uomo, agli inquirenti ha raccontato di aver subito già in precedenza comportamenti simili, ed era stato bersaglio di alcuni getti d’acqua da parte di ragazzi che però, in quella specifica occasione, non riusciva ad identificare.