Due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari e uno ha ricevuto l’obbligo di presentazione alla polizia. Le estorsioni non sono andate a buon fine grazie al rifiuto delle vittime di pagare

I carabinieri di Cosenza hanno eseguito tre misure cautelari nei confronti di indagati coinvolti in tentate estorsioni legate al “cavallo di ritorno” di veicoli rubati. Due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari e uno ha ricevuto l’obbligo di presentazione alla polizia.

Le estorsioni non sono andate a buon fine grazie al rifiuto delle vittime da pagare.

Questa operazione segue un’indagine più ampia contro i furti di veicoli e le attività di estorsione, che ha già portato all’esecuzione di nove misure cautelari in precedenti mesi.

Il gruppo criminale operava in modo organizzato a Cosenza, con ruoli ben definiti, e utilizzava metodi collaudati per rubare auto e chiedere denaro per la loro restituzione.

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