PAOLA- Come potrebbe leggersi il reset voluto dal sindaco di Paola Giovanni Politano se non come la volontà di ripartire? Lo avevamo detto, ed eravamo stati buoni profeti: «Il sindaco dopo l’ingresso in Forza Italia azzerarà tutto, mettendo in moto una serie di meccanismi politici che potrebbero condurre in maggioranza anche tre consiglieri comunali eletti tra le fila della minoranza, ma vicini alle posizioni di Gallo, Gentile e Cannizzaro, quindi compagni di partito del sindaco, o quasi»…e così effettivamente è stato nonostante il nervosismo generale di alcuni pezzi di maggioranza (per lo più extraconsiliare).

Questa è Paola dove la politica riserva sempre, o quasi, colpi di scena più o meno eclatanti. Con l’azzeramento ufficiale per mano del decreto sindacale N.1 (foto), si conclude ufficialmente la stagione politica della nuova era.

Un concetto espresso anche dai consiglieri comunali forzisti di minoranza, che hanno messo a segno il primo gol di una lunga partita.

La nuova era, quella che aveva vinto le elezioni comunali al suon del tormentone di Jovanotti non esiste più. Su di essa è calato il sipario, dopo i litigi interni, gli addii, i cambi repentini in giunta, le polemiche e le critiche.

La maggioranza allo stato attuale non può andare avanti. Servono numeri in aula, servono nuove energie, ed è singolare che queste potrebbero arrivare da chi era dall’altra parte in campagna elettorale e nel primo scorcio di mandato, ma tant’è e c’è ne faremo una ragione.

Doveva esser l’inizio di una nuova era, probabilmente sarà una maggioranza di centrodestra con il gruppo di Fratelli D’Italia che difficilmente continuerà a fare voce grossa al comune, a meno che i Forzisti paolani non facciano un passo indietro rispetto a quanto annunciato finora ai quattro venti.

Forza Italia, appunto, che avrebbe nell’aula S. Agostino uomini sufficienti per essere maggioranza solitaria, e che chiede a gran voce discontinuità. Un taglio netto con il passato, un cambio di tendenza che non potrà certamente coincidere con la spartizione di un solo assessorato, quello tra l’altro, vacante da Agosto, dopo le dimissioni di Pasquale Filella. Da allora è stato un lento declino politico coinciso con l’azzeramento di giunta. Tutti a casa. Anche il vicesindaco multi delega, Maria Pia Serranò, che aveva trainato la squadra alla vittoria a suon di comizi e preferenze. Lei dovrebbe trovare comunque posto in giunta, anche se depotenziata da alcune deleghe in suo possesso.

Tutti gli altri restano incerti. Focetola, Logatto, Grossi. Almeno uno dovrebbe saltare, anche se di certo ancora non vi è nulla. Di ufficiale c’è solo l’azzeramento. Il reset totale. Il resto lo faranno i gruppi politici con le consultazioni. Difficile che D’Arienzo, Grupillo e Vilardi possano accettare un solo assessorato. Più plausibile il cambio di almeno due nominativi in giunta. Saranno giorni infuocati, tra vertici ed incontri con i big regionali delle rispettive forze politiche. Non mancheranno i bluff. Non mancheranno le comunicazioni di sorta, come quelle che annunciavano soltanto qualche settimana fa che non ci sarebbe stato nessun azzeramento di giunta. Invece c’è stato, ed ora tutto può succedere.

Nel mentre una città attonita, tra mille difficoltà, in cerca di una identità, che aveva visto sorgere una sperata nuova era, ed ora assiste ad un azzeramento che sa tanto di saluti finali.

Anche questa è Paola.

….Continua….

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