CETRARO- Partiamo da un presupposto, anzi da una statistica. Quando un sindaco viene sfiduciato rivince. Non siamo noi a dirlo, ma lo storia. Chiedere a Vincenzo Cascini, Mario Occhiuto, Cosimo De Tommaso, Roberto Perrotta e tanti altri amministratori calabresi, democraticamente eletti dal popolo, ma fermati dai franchi tiratori.
E se, nel caso di Cetraro, si aggiunge che il sindaco, Ermanno Cennamo da quasi dodici mesi sta lottando contro una malattia, allora il quadro politico diventa allarmante. Nulla da dire ai consiglieri comunali di minoranza, la cui posizione politica era cristallina, ma le dimissioni di Tommaso Cesareo proprio non sono state comprese da parte della cittadinanza, anzi, a dirla tutta anche da parte del circolo di Forza Italia.
Cesareo ha tradito politicamente Ermanno Cennamo, Gianluca Gallo e anche parte dei forzisti locali dato che ben tre consiglieri comunali di Forza Italia non si sono dimessi, e che la linea doveva essere quella di attendere il ritorno di Cennamo e Gennaio.
Per carità, tutto lecito, in politica ognuno è libero di fare quello che si vuole e ritiene opportuno, ma questa voglia di staccare la spina alla maggioranza nel periodo natalizio proprio non si è capito, con il mese di Gennaio alle porte.
Adesso Forza Italia è spaccata. I vertici regionali e provinciali azzurri sarebbero stizziti e la città è in mano al commissario. Vedremo quale futuro politico ci sarà per Forza Italia e per Tommaso Cesareo. Vedremo se Azione e i socialisti avranno la forza per candidarlo o se proverà una sortita personale. La maggioranza Cennamo da tempo era in difficoltà.
Difficoltà che sono diventate enormi, con la malattia del sindaco, ma Cennamo non molla, e ha già annunciato, grazie al miglioramento delle condizioni di salute, di essere pronto ad una nuova campagna elettorale.
Si voterà in primavera a Cetraro, alla prima data utile. Ci sarà tanto da di dire, ad una città che ora pretende chiarezza.