Fonte: Radio Digiesse

Che qualcosa di grosso a Scalea stesse per capitare lo avevano detto in tanti. Già il consiglio comunale del 12 dicembre scorso, durante cui non era passata la mozione di sfiducia presentata dai sette consiglieri di minoranza, aveva fatto intendere che la fine dell’amministrazione Perrotta era solo stata rimandata, a meno che non si fossero trovati “convincenti” accordi di emergenza.

Infatti, in quell’occasione, l’astensione dell’ex presidente del Consiglio comunale, Gaetano Bruno, nonché il voto contrario di Annalisa Alfano, che però decise di rimettere nelle mani del sindaco le sue deleghe, risuonarono come chiari messaggi al primo cittadino affinché venissero “avviate trattative interne”.

Cosa è andato storto in questi dieci giorni? Dal canto suo, il sindaco Perrotta, ormai ex, con un post su Facebook ha detto che “a brevissimo e a mente fredda” farà una dettagliata diretta sui social in cui analizzerà la situazione e chiamerà le cose per nome e cognome.

Certamente, nessuno si aspettava che stamani, lunedì 23 dicembre, a due giorni dal Natale, il consigliere di minoranza Giuseppe Antonio Torrano, delegato dagli altri otto dimissionari per consegnare all’Ufficio protocollo del Comune il “pesante” faldone, avesse staccato la spina al governo Perrotta.

Dal canto suo, l’ex primo cittadino avverte che: “ci vedremo in campagna elettorale”. Prima, però, sarà una lunga battaglia a suon di ricostruzioni.

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