«Ma cosa sta accadendo a questa nostra sventurata città? E’ tollerabile che il suo destino continui a dipendere, ancora oggi, da video e comunicati del Sindaco, emessi da remoto, nei quali non è difficile rilevare uno stato afflittivo di dissennatezza e illogicità, espresso con la radicale alterazione della realtà ed una demenziale tendenza ad attribuire, ad altri, proprie responsabilità politiche e fallimenti amministrativi? Ritornato, con sorprendente furore, alla politica attiva, anziché porre sotto accusa, con improponibili e assurde pretese, le forze politiche d’opposizione per il presto e totale sfaldamento della sua coalizione, lo stesso Primo cittadino farebbe bene, per prima cosa, a riflettere sulle ragioni della fuoriuscita di ben quattro consiglieri dalla sua compagine di governo e sulle perentorie costrizioni a dover procedere a sette rimpasti di Giunta nei quattro anni di consiliatura, per il raggiungimento di equilibri interni.

Una narrativa bugiarda e menzognera, espressa quasi quotidianamente sui social, tuttavia, non lo esime dal dovere di dare le dovute garanzie al Consiglio e alla città, senza alcuna perdita di tempo, sulla tenuta di quella maggioranza che qualche giorno fa gli ha consentito l’approvazione della deliberazione del Bilancio Consolidato. La prossima seduta del Consiglio comunale, prevista per giorno 6 novembre, alle ore 16,30, assume, pertanto, un rilievo istituzionale e politico di fondamentale importanza per il prosieguo della consiliatura. Al netto della imprescindibile presenza fisica del Capo dell’Amministrazione ai lavori del Consiglio, sarà estremamente interessante valutare la solidità del governo comunale, al primo appuntamento dopo il varo della nuova Giunta, avvenuto lunedì 28 ottobre u.s.

Toccherà al Partito di Forza Italia, rappresentato in Consiglio da ben tre consiglieri e da nessun suo consigliere nell’Esecutivo, precisare, a totale conforto dei suoi elettori, se la sua appartenenza alla maggioranza è da intendersi in forma organica, oppure continua a dipendere dallo stato emozionale imposto dal suo Coordinatore provinciale, in occasione dell’approvazione del Bilancio Consolidato.
Se, riconquistata la sua legittima autonomia decisionale di sezione, al contrario, non si lascerà condizionare dalla provvisorietà ed estemporaneità dei sentimenti umani e si determinerà, di volta in volta, a seconda delle problematiche, oggetto di discussione consiliare. E’ abbastanza comprensibile che, in mancanza di una specifica pronuncia, da parte del citato Partito, la stessa maggioranza non può che ritenersi aleatoria e provvisoria, dando per scontata la possibilità del Primo cittadino di presenziare ai lavori del Consiglio, in quanto numero essenziale per poter decretare la legittimità delle deliberazioni proposte dalla amministrazione comunale. Il Consiglio comunale della prossima settimana, ancorpiù, rivelerà in maniera chiara il grado di assoggettamento dei due Partiti di maggioranza, P.D. e Forza Italia, alle imposizioni dei potentati politici esterni e , probabilmente, della para-massoneria deviata, ai quali è stata miseramente svenduta la nostra città.

Non certamente ci aspettiamo un sussulto di dignità rappresentativa da parte del P.D., ormai confinato e annaspante nella tenebrosa palude dei suoi silenzi e della sua conclamata remissività, rispetto alla manifesta sua contrarietà a continuare alleanze con l’inveterato nemico azzurro.
Di fronte ad una città, preda di diffusi e incontrovertibili processi di degenerazione istituzionale e incontestabili fenomeni di ibridismo ideologico e opportunismo politico, ci aspettiamo che rinasca, da subito, una forte presa di coscienza sull’importanza del ruolo politico e della funzione sociale rivestiti dai Partiti, sani e liberi. Ecco perché, al Consiglio comunale del 6 novembre p.v., assegniamo un’importanza epocale esclusiva nel prosieguo della consiliatura e, quindi, nella determinazione del futuro della nostra martoriata città. Non vorremmo che, in mancanza di determinazioni pubbliche dei due Partiti citati, si creassero le condizioni per una Giunta minoritaria autunnale, dopo quella minoritaria balneare, varata prima della scorsa estate». È quanto rende noto la sezione di Cetraro della Democrazia Cristiana, del coordinatore Prof. Losardo.