Di Francesco Maria Storino. Fonte: Gazzetta del sud.
Si riaffaccia l’ombra del racket? Una trivella parcheggiata nell’area del cimitero di Paola è andata a fuoco nella notte.
Anche se sono in corso gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine tutto fa pensare a una intimidazione alla ditta che si occupa dei lavori di consolidamento statico del cimitero.
Le opere che hanno preso il via subito dopo l’estate interessano in particolare il perimetro dell’area di rispetto e riguardano le mura avversate dal dissesto idrogeologico.
Un lavoro che si aggira attorno ai 2 milioni di euro e che il Comune attendeva da anni per poter mettere in sicurezza il perimetro cimiteriale.
L’incendio si è propagato attorno alle 23 e 30 della notte tra mercoledì e giovedì ed è andato avanti per circa mezz’ora fin quando sul posto non sono arrivati i vigili del fuoco per spegnere le fiamme. Si è chiaramente udito nelle zone limitrofe nei quartieri della Motta e del Cancello un forte scoppio che ha fatto subito presagire a un attentato.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri della Compagnia di Paola agli ordini del comandante Marco Pedullà. Dovranno essere i militari dell’arma a chiarire cosa sia successo. Oltre al mezzo sono stati parzialmente danneggiati esternamente il magazzino utilizzato dagli addetti alla custodia del cimitero e la camera mortuaria. Chiaramente gli inquirenti sentiranno anche i proprietari della ditta alla quale sono affidati i lavori.
Un fatto che riaccende i riflettori sulla città di San Francesco. Il Comune ricordiamo che è destinatario di opere pubbliche (con fondi Pnrr) sul territorio per un ammontare totale di circa 20 milioni di euro.