La commissione nominata da Occhiuto non doveva velocizzare gli iter?
REGGIO CALABRIA – L’arrivo di ulteriori 90 medici cubani è stata salutata dal presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto, come una boccata d’aria fresca per i nostri ospedali. E per la tragica mancanza di personale che affligge i nosocomi calabresi, non possiamo dargli torto. Ma non possiamo neanche dargli ragione. E non possiamo farlo perché a fronte dei medici cubani che arrivano Occhiuto non fa niente per velocizzare e sbloccare quei concorsi indetti che al momento restano fermi al palo e che invece rappresenterebbero non solo un momento di sollievo ma la risoluzione permanente di una problematica ormai atavica nella nostra sanità: la mancanza di personale in corsia. Mi chiedo: a cosa è servita la commissione nominata dal presidente che avrebbe avuto il compito di velocizzare gli iter? A quanto pare a niente. In questo momento risultano bloccati diversi concorsi, come si diceva, per esempio all’Asp di Reggio Calabria con Medicina Interna, fermo al 5 febbraio 2024; Pneumologia: Il concorso è fermo a metà luglio 2024, con convocazione dei candidati; Cure Palliative per Anestesisti: Il concorso è fermo a fine febbraio 2024; Anestesia per 7 posti: Il concorso è fermo a fine gennaio 2024; Psichiatra: Il concorso è fermo a maggio 2024 con mobilità, senza mai espletare il concorso.Stessa cosa si verifica all’Asp di Cosenza dove al momento non ci sono concorsi attivi per infermieri e l’ultimo è stato un avviso pubblico urgente per titoli a novembre 2023 con scadenza 7 dicembre dello scorso anno per infermieri destinati all’emergenza-urgenza, sempre per il conferimento di incarichi a tempo determinato. Così come appare paradossale il diniego sull’assunzione dei 30 specializzandi che l’Asp di Catanzaro ha incassato dall’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro. Siamo l’unica regione in Italia che non utilizza il Decreto Calabria per le assunzioni degli specializzandiPer tutto ciò esposto risulta contraddittorio l’agire politico di Occhiuto, soprattutto nella sua veste di commissario ad acta della Sanità, perché se da una parte fa ricorso a personale a tempo determinato, per giunta da formare, dall’altra non si adopera per rendere stabili queste figure professionali attraverso assunzioni e salari dignitosi. Cui prodest? Davide Tavernise, consigliere regionale della Calabria M5S.