DIAMANTE- Non tarda ad arrivare la replica del consigliere comunale Antonio Cauteruccio. In una lunga disamina, l’ex delegato all’ambiente della maggioranza Magorno, ribatte punto su punto agli attacchi mossi dalla nuova era di Achille Ordine. Ecco di seguito le sue dichiarazioni: “Il Sindaco Ordine e l’Amministrazione Comunale utilizzano la vicenda del porto come pretesto per avvelenare il clima politico e provare a distogliere l’attenzione della popolazione da evidenti problemi che, purtroppo per l’immagine della città e fortunatamente per chi legge e vuole farsi un’idea, sono sotto gli occhi di tutti. E’ evidente che non è necessario cadere in questa gratuita e nervosa provocazione per fare alcune serene riflessioni. La campagna elettorale è finita da un pezzo e non serve a nulla rimarcarlo ogni volta che le forze di opposizione, nel legittimo esercizio delle loro democratiche funzioni, esprimono liberamente un’opinione o un pensiero, formulano una costruttiva proposta, producono un’interrogazione, le forze di opposizione nella nostra città rappresentano più del 60% dell’elettorato attivo. Esercitiamo un diritto e rappresentiamo una fetta importante di popolazione, si chiama democrazia. Il Sindaco e l’Amministrazione, stretti dalla necessità di silenziare chiunque osi far notare che uno dei paesi più puliti della Calabria è stato condannato alla sporcizia e al danno d’immagine, provano a trascinare nella discussione l’appaltatore ben sapendo invece che le motivazioni di questo sfacelo sono esclusivamente politiche. Dice bene il Sindaco, gli appalti di servizio sono tutti unici e pluriennali, dunque l’interlocutore è unico, le regole d’ingaggio sono chiare e c’è la possibilità di garantire organizzazione e continuità su servizi che negli ultimi anni sono stati il fiore all’occhiello dell’azione amministrativa e che, è giusto ribadirlo ancora una volta, erano tutti pronti. Il servizio di raccolta rifiuti è gestito da un appaltatore serio, efficiente e puntuale che è sempre lo stesso, gli operatori sono praticamente gli stessi e a quegli operatori è dovuto il rispetto che si deve a chi garantisce servizi essenziali sotto il torrido sole e i quaranta gradi di questa caldissima estate, le regole sono sempre le stesse. E’ cambiata soltanto una cosa, l’Amministrazione Comunale che, chiusa a palazzo e assente sul campo, prova a scaricare le colpe sugli altri. E’ cambiato l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale che non avendo un delegato all’Ambiente ha sacrificato l’organizzazione del lavoro, che deve essere unica, per rincorrere la quotidiana e personale visione di ogni singolo amministratore. Un marasma.

Lo scrivono il Sindaco e l’Amministrazione che dei rifiuti si occupano tutti gli amministratori dipingendo un servizio essenziale come un allegro bar dello sport in cui tutti sono commissari tecnici della nazionale di calcio ma nessuno ha il patentino da allenatore poiché la delega all’ambiente è rimasta in capo al Sindaco rinunciando all’organizzazione degli anni passati sull’altare della confusione attuale. E’ stato smantellato il servizio di Guardia Ambientale che avevamo costruito con tanta fatica per cui sul territorio non c’è nessun monitoraggio e nessun controllo, è stata prima istituita e poi paradossalmente ridimensionata dalla stessa Amministrazione la figura del supervisore costata 6.000 Euro per 3 mesi di servizio ma risultata inutile visti gli scarsi risultati. Si è fatto tutto e il contrario di tutto solo per distruggere un rodato lavoro di squadra(organismo politico, uffici, appaltatore) in cui ognuno nel suo ruolo si impegnava a garantire equità del servizio e rispetto delle regole. Il paese viene prima di tutto e infatti l’opposizione, per tutelare l’immagine della città, non ha mai divulgato alcuna documentazione fotografica inerente i rifiuti o il mare né si è mai arrogata il diritto di dire che il paese è sporco nelle ultime settimane. Queste valutazioni in questa fase sono appannaggio della popolazione che osserva e valuta la situazione e che si mostra giustamente molto preoccupata. La documentazione fotografica del ciuffetto d’erba, della busta abbandonata piuttosto che di una chiazza di schiuma in mare veniva divulgata sui social fino al 9 Giugno da persone vicine al Sindaco e all’attuale amministrazione Comunale come è facilmente riscontrabile. E’ gratuito e nervoso l’attacco alla minoranza e al sottoscritto sulla questione – porto, addirittura per nutrire l’ennesima provocazione si va a ritroso e si ritorna al 2018 quando il sottoscritto decise serenamente e legittimamente di non votare un atto di indirizzo politico privo dei pareri degli uffici con cui la Giunta dell’epoca delibera di diffidare la Regione Calabria a disporre la risoluzione del contratto nei confronti del concessionario e a promuovere, nei confronti della stessa Regione Calabria, azione risarcitoria. Tutto giusto ma senza i necessari pareri degli uffici sarebbe servito a ben poco. Si approvava tutto questo dopo che il Comune di Diamante aveva tacitamente accettato nel Febbraio 2016 da ente compartecipe, un contratto integrativo dei lavori che non prevedeva alcun crono – programma, che fissava solo la durata dei lavori in 720 giorni e che ne decretava la fine alla data del 28 Agosto 2018. Tutti sappiamo come è finita.

Lo si faceva dopo aver regalato 2.400.000 di appalto dei lavori a terra, assegnati al Comune di Diamante, alla Regione Calabria nel 2015 a 5 mesi dalla scadenza naturale del contratto e a un anno dalle elezioni amministrative. Cari amministratori, si parla con le opinioni ma anche con gli atti. A conferma di ciò allego a questa nota lo stralcio della Deliberazione di Consiglio Comunale N.8 del 19 Aprile 2018 in cui era proprio l’Avvocato Ordine a dare supporto alle mie tesi poi ribadite dai fatti successivi che di seguito elenco senza timore di essere smentito: con nota prot. N.34297 del 18/12/2019 il comune di Diamante proponeva presso l’Ente Regione Calabria specifica candidatura per “Avviso esplorativo per manifestazione di interesse ad acquisire finanziamenti per la realizzazione di nuovi porti di rilevanza economica regionale ed interregionale e/o per la rifunzionalizzazione di porti esistenti e non funzionanti” e nello specifico per “redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’infrastruttura in oggetto”, la risoluzione del vecchio contratto d’appalto che ci ha permesso di azzerare tutto e di ottenere un nuovo finanziamento e’ avvenuta il 21 Luglio 2020 con specifico decreto della Regione Calabria di cui era la competenza in quanto ente attuatore del progetto. la decadenza della vecchia concessione demaniale relativa è avvenuta il 13 Agosto 2020 con specifico atto prodotto dal compente Ufficio Urbanistica, Demanio e Patrimonio del nostro Comune. l’azione risarcitoria nei confronti della Regione Calabria è stata prodotta sotto l’egida dell’Amministrazione Magorno. In data 26 Marzo 2022 veniva pubblicato in Gazzetta Ufficiale il finanziamento erogato con Delibera CIPE 22 Dicembre 2021 pari a Euro 5.932.228,29 avente ad oggetto i lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del Comune di Diamante

  • In data 4 novembre 2022 con decreto n.13626 il dipartimento infrastrutture e lavori pubblici Settore 2 – Infrastrutture di trasporto pubblicava specifico avviso pubblico di procedura negoziata finalizzata all’affidamento del servizio di architettura e ingegneria per l’adeguamento del progetto preliminare per la realizzazione dell’intervento “lavori di ristrutturazione e completamento del molo ricovero natanti da diporto del comune di Diamante” da cui è scaturito l’iter in oggetto

Fa sorridere leggere che sulla pista ciclabile al Corvino, sul concerto di Geolier, sul porto si provi a far passare il messaggio che si siano risolti degli intoppi burocratici e si siano sbloccate delle situazioni prima cristallizzate. In tutti e tre i casi si tratta di iniziative messe in campo dall’Amministrazione uscente in cui, nel rispetto di tempi e procedure, si lavora sul percorso intrapreso come è normale che sia. E’ un dovere di chi amministra portare avanti nell’interesse di tutti le iniziative intraprese dall’amministrazione uscente, è nostro diritto ricordarlo e informare la popolazione, ci auguriamo che accada anche per il Commissariato di Polizia a Cirella ottenuto dall’Amministrazione Magorno. Era tutto pronto ma, ritornando ai rifiuti, non tutto siete stati in grado di gestire prontamente”. Conclude Cauteruccio.

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