PAOLA- “Come sempre le carte dicono ben altre cose. Nonostante i proclami, alla data del 3 giugno 2024, allorquando era stata annunciata – con molta enfasi – la partecipazione di “ben 7 gruppi imprenditoriali”, in realtà le offerte presentate sono solo 2. Adesso con lo stesso entusiasmo viene annunciata la scelta della migliore offerta – per usare un eufemismo. Dalla lettura delle carte si scopre che solo 2 soggetti hanno manifestato il proprio interesse e uno di essi è un soggetto albanese verosimilmente costituito per l’occasione, visto che si chiama proprio “Paola Marina”, poi escluso, secondo la commissione della C.U.C., per carenza di requisiti. In sostanza alla fine è rimasta una sola offerta per cui più che per scelta l’impresa è stata individuata per esclusione. Nonostante i tanti soldi sinora spesi, tra cui 150 mila euro per reclamizzare il bando di adesione (ad essere precisi si è vista solo una proiezione in una sala di uno studio legale di Milano), l’offerta è stata soltanto una. Chissà cosa non ha funzionato?!”. È quanto rende noto la Rete dei Beni Comuni, movimento politico rappresentato in consiglio comunale da Andrea Signorelli.
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