PAOLA- “La mia posizione da amministratore locale di Paola sull’Autonomia Differenziata. È un tema centrale nel dibattito politico italiano, in particolare per le implicazioni che ha sulla distribuzione delle competenze e delle risorse tra lo Stato e le Regioni. Inizio col dire che ritengo opportune le posizioni del Partito Democratico (PD) sia a livello nazionale e soprattutto a livello regionale con le posizioni nette di critica e preoccupazioni del Gruppo consiliare PD della Regione Calabria che dalla prima ora ha espresso forti riserve su questa riforma, temendo e sono d accordo che possa aumentare le disuguaglianze tra le diverse aree del Paese”. È quanto afferma il capogruppo di maggioranza, Marco Minervino nel corso di una disamina: “L’Autonomia Differenziata si riferisce alla possibilità per le Regioni di ottenere maggiore autonomia in alcune materie rispetto ad altre. Questo è previsto dall’articolo 116, terzo comma, della Costituzione italiana, che consente alle Regioni di negoziare con lo Stato centrale per ottenere più poteri in ambiti specifici, come l’istruzione, la sanità, l’ambiente, e i trasporti. Personalmente ritengo e così mi regolerò nelle mie funzioni di amministratore locale che occorre adottare una posizione critica nei confronti dell’Autonomia Differenziata, evidenziando i rischi di frammentazione e disuguaglianza. Nel merito mi coglie l’obbligo di menzionare le ultime dichiarazioni del Presidente della Regione Calabria On. Roberto Occhiito che invita il suo stesso Governo centrale a rivedere quanto finora prodotto evidenziando l’enorme difficoltà nelle quali potrebbero trovarsi le regioni meno forti economicamente come la Calabria”. Minervino sottolinea inoltre: “Posizione coerente di un presidente che vuole essre vicino alla sua gente e saluto questa posizione quanto mai oggi opportuna, finalmente. Quindi pongo le mie personali considerazioni su temi che ritengo molto rilevanti e che riguardano: Equità e Solidarieta’. Bisognerà puntare sul fatto che l’Autonomia Differenziata non deve compromettere il principio di solidarietà nazionale. Temendo che l’attribuzione di maggiori poteri a Regioni più ricche possa accentuare le disparità economiche e sociali. Livelli Essenziali di Prestazione (LEP). Priotitario sottolinearlo l’importanza di garantire che i LEP siano definiti e finanziati adeguatamente prima di concedere maggiore autonomia. I LEP sono gli standard minimi di servizi pubblici che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale. Coordinamento tra Stato e Regioni. Ritengo prioritario un meccanismo efficace di coordinamento tra Stato centrale e Regioni per evitare sovrapposizioni e conflitti di competenza. Trasparenza e Partecipazione. La scelta che intendo io vuole assicurare che il processo di negoziazione dell’autonomia sia trasparente e partecipato, coinvolgendo non solo i governi regionali, ma anche i cittadini e le istituzioni locali.
Ripeto, per la Calabria, una delle Regioni meno sviluppate economicamente del Paese, avverto forti preoccupazioni per l’Autonomia Differenziata. Come per esempio per grandi linee su: La difesa dei Servizi Pubblici. Temo che l’autonomia possa portare a un ulteriore impoverimento dei servizi pubblici locali, già sotto pressione a causa della scarsità di risorse. La distribuzione delle Risorse. Insisto sulla necessità di una distribuzione equa delle risorse nazionali, evitando restrizioni per le Regioni più povere
Il sostegno alle infrastruttire L’accento è posto sulla necessità di migliorare le infrastrutture regionali prima di parlare di autonomia. La Calabria ha bisogno di investimenti significativi in settori come trasporti che non sono solo grandi opere. E su questo personalmente ritengo che qualsiasi grande opera debba rispettare valori indiscutibili quali il rispetto della sostenibilita ambientale e della salute pubblica che ben vengano ma solo dopo l’attento rispetto di questi imprescindibili principi”. Il Consigliere comunale di maggioranza conclude: “Su questo tema mi esprimero’ nel breve e nei luoghi deputati a farlo come mio costume. E voglio qui solo menzionare perché troppo meritevoli di più attenti approfondimenti e analisi due temi troppo importanti e rilevanti per il futuro civile e umano delle nostre popolazioni, perche nutro le mie più grandi preoccupazioni sulle ricadute negative dell’Autonomia Differenziata su Sanità pubblica e Istruzione. E ancora, ipotizzo e auspico un sistema rigoroso di monitoraggio e valutazione degli effetti dell’autonomia, per correggere eventuali squilibri e garantire che tutte le Regioni possano beneficiare di pari opportunità. Per concludere credo
sia inevitabile che a livello nazionale ed anche e soprattutto dico io a livello regionale, si continui a discutere a valutare per un’Autonomia Differenziata che rispetti i principi di equità e solidarietà. Ogni riforma essere accompagnata da garanzie concrete per evitare un aumento delle disuguaglianze tra le Regioni e per assicurare che tutti i cittadini italiani abbiano accesso a servizi pubblici di qualità”.