Di Francesco Maria Storino. Fonte: Gazzetta del sud
Si segue anche la pista del racket su una successione di eventi incendiari sul Tirreno cosentino. Eventi separati tra loro ma che potrebbero essere accomunati dalla matrice dell’intimidazione ai fini dell’estorsione. Le due Compagnie dei Carabinieri di Paola e Scalea e la Polizia del commissariato di Stato stanno indagando a 360 gradi su quanto sta accadendo sul litorale costiero. L’ultima vicenda di fuoco è avvenuta a Fuscaldo e ha coinvolto suo malgrado un imprenditore del posto, mentre in precedenza appena cinque giorni prima le lingue di fuoco hanno interessato un magazzino di attrezzi di un lido balneare. Le fiamme in zona Immacolatella a Fuscaldo hanno avvolto nella notte un autocarro di un imprenditore posteggiato accanto ad altri mezzi in uno spiazzo privato in zona periferica all’ingresso lato sud del paese. Solo l’intervento dei vigili del fuoco attorno alle 3 ha evitato che le proporzioni del rogo fossero più ampie e disastrose. Si sarebbe rischiato di mandare a fuoco una grossa quantità di mezzi che erano nelle adiacenze.Sul caso stanno indagando le forze dell’ordine. Sono al vaglio degli inquirenti le telecamere poste nelle adiacenze del parcheggio. Dalle stesse si intravederebbero due persone che con volto travisato starebbero versando del liquido infiammabile. L’incendio sarebbe chiaramente doloso. Un nuovo caso dopo quelli che si sono verificati ad Amantea che hanno visto andare a fuoco in appena due giorni due autovetture e il magazzino di un lido