Di Francesco Maria Storino. Fonte: Gazzetta del sud

SCALEA- Rafforzare i presidi di forze dell’ordine e fare quadrato tra i Comuni al fine di garantire alla popolazione maggiore sicurezza. Tra ‘ndrangheta e camorra il medio-alto Tirreno cosentino sembra essere tornato agli anni ‘80. Il litorale costiero si risveglia attonito dopo una serie di attentati e di atti criminali che in sequenza si sono succeduti in questo ultimo periodo. A pagarne il prezzo sono stati non solo ignari e inermi cittadini ma anche quegli imprenditori che hanno deciso nonostante le evidenti difficoltà di investire sul territorio.Il primo cittadino di Scalea, Giacomo Perrotta, è consapevole che «la criminalità sta rialzando la testa». E che pertanto adesso «noi dobbiamo farci trovare pronti. Sono tanti gli episodi che si stanno susseguendo a Scalea e non solo. Per giorno 1 febbraio sarò a Cosenza su convocazione del Prefetto per il Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza e in questa sede affronteremo tutti i temi e le azioni da intraprendere. Le forze dell’ordine, a cui va la massima fiducia e stima, fanno egregiamente il loro dovere e tutti i cittadini devono capire che lo Stato è presente».Le richieste degli altri Comuni. In prefettura si era recato appena qualche giorno fa anche il sindaco di Santa Maria del Cedro Ugo Vetere che aveva posto all’attenzione del Comitato provinciale l’esigenza di una costante vigilanza di un territorio in balia alla criminalità. Investimenti privati e opere pubbliche nei Comuni ben presto si tradurranno in cantieri che potrebbero per tale motivo attirare gli appetiti della criminalità organizzata. Ancor prima era stato il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo, a fare appello per «ricostruire il cordone della legalità». Cetraro è uno di quei paesi dove da qualche tempo si assiste alla ripresa di attività delinquenziali. Cennamo a più riprese ha ripetuto come sia necessario aprire la nuova Caserma dei Carabinieri a Cetraro. Un rinnovato presidio di legalità con più uomini e mezzi in grado di far fronte alla crescente richiesta di sicurezza.Torniamo a Scalea. L’amministrazione comunale ricordiamo aveva espressamente richiesto al Prefetto di tenere il Comitato di Ordine e Sicurezza nella città di Scalea. L’iniziativa di inizio febbraio si farà a Cosenza ma potrebbe seguirne un’altra perché chiaramente l’amministrazione vorrebbe coinvolgere l’intero territorio sul tema al fine di dare una risposta alla plausibile preoccupazione dei cittadini di fronte all’evolversi degli eventi criminali. In ogni caso con l’iniziativa in Prefettura si vuole come ha spiegato il vicesindaco Annalisa Alfano «attestare la presenza concreta dello Stato in un momento delicato in cui, la fiducia verso le istituzioni, comincia a vacillare di fronte ad uno scenario alquanto preoccupante

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