CETRARO- Aria di crisi al comune di Cetraro. La maggioranza del sindaco Ermanno Cennamo deve registrare nuovi probabili addii in consiglio comunale. Dopo la fuoriuscita di Lorena Matta, che vanifica l’ingresso tra le polemiche di Gabriella Luciani per l’inciucio Partito Democratico-Forza Italia, ecco che anche Cetraro Attiva sta per abbandonare Cennamo. Al momento si attendono comunicazioni nel merito da Giovanni Rossi, esponente di Attiva, e presidente del consiglio comunale. Questa la nota diramata da Cetraro Attiva: “Il gruppo 𝗖𝗲𝘁𝗿𝗮𝗿𝗼 𝗔𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮, affinché i meriti come i torti, le azioni come le omissioni, le competenze come le incapacità, trovino la giusta collocazione; ritenendo, al contempo, le dichiarazioni del sindaco e del suo vice, apparse sui social, in merito alle vicissitudini del punto nascita presso l’ospedale di Cetraro, produttive comunque di indistinti effetti riflessi sul gruppo politico “Cambiamo Cetraro”, attesa la loro tragicomicita’ (per usare un eufemismo), la loro rilevanza anche oltre i confini comunali (in ragione delle fonti dalle quali sono promanate), la loro durevolezza nel tempo e non circoscrivibilita’, 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗳𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮’, con effetto retroattivo, 𝗱𝗶 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗻𝗼𝗺𝗼”. Tra le prime reazioni politiche, quella di Azione, compagine rappresenta in consiglio comunale da Giuseppe Aieta, sempre più papabile candidato a sindaco di Cetraro. Aieta sta letteralmente smontando l’azione politica ed amministrativa di Cennamo. L’ex consigliere regionale guadagna terreno nei confronti del primo cittadino. Vedremo nei prossimi dodici mesi come andranno gli umori della politica cetrarese, ma al momento Aieta sembra non sbagliare neppure una mossa. Questa la nota di Azione: “Il Sindaco apra la crisi e riferisca al Consiglio comunale. La presa di posizione del movimento politico “Cetraro Attiva”, che esprime il presidente del consiglio, fa finalmente chiarezza sulla situazione politica che appare ormai da tempo logora e confusa infliggendo danni irreparabili alla città. Se da un lato, dunque, apprezziamo e comprendiamo la rottura politica del movimento Cetraro Attiva da più tempo critico con la conduzione amministrativa del governo della città, dall’altro chiediamo uno scatto d’orgoglio al Sindaco affinché riferisca in consiglio comunale aprendo formalmente la crisi che sta imperversando nella sua maggioranza. Il Sindaco ha il dovere di agevolare il dibattito pubblico che non può rimanere chiuso nelle stanze del potere ma che deve necessariamente coinvolgere e informare i cittadini che hanno il diritto di sapere cosa sta accadendo nella propria città. É tempo che chi ha maggiore responsabilità, requisito questo di un buon politico, aiuti la città a ristabilire le regole della politica prima tra le quali quella di restituire la parola ai cittadini quando non vi sono più le condizioni per proseguire un’esperienza di governo. É, altresì, necessario che un Sindaco sia prudente nella comunicazione evitando di prendere lucciole per lanterne come è avvenuto sia sul polo chirurgico che sul punto nascita. Strafalcioni questi che danno il segno della confusione in cui hanno spinto la città che negli anni non è mai stata esposta a situazioni “tragicomiche”.