CETRARO- A Cetraro, da sempre roccaforte e feudo del clan Muto, si torna a sparare. Nella tarda serata di ieri è stato ucciso A.C., già noto alle forze dell’ordine. Gli investigatori stanno ascoltando alcune persone che si trovavano sul posto per raccogliere elementi possibili per ricostruire la maggiore dinamica dell’agguato.
A.C., la vittima dell’agguato, era finito al centro dell’operazione antimafia “Overloading”, coordinata dalla Distrettuale di Catanzaro. Nell’inchiesta portata avanti contro il narcotraffico lungo il Tirreno cosentino, il 46enne aveva rimediato una condanna. Si tratta della mega operazione contro un cartello che avrebbe fatto capo proprio al clan Muto, la storica cosca di ‘ndrangheta di Cetraro.
Per lui durante la fase del carcere preventivo si erano battuti alcuni parlamentari per la sua liberazione. L’uomo era afflitto da una patologia neoplastica: da qui quella richiesta, all’epoca accolta. A distanza di anni è invece giunta la sua condanna a morte.
Stando ai primi rilievi, contro la vittima sarebbero stati sparati quattro colpi andati tutti a segno e che ne hanno provocato la morte istantanea. L’ipotesi che viene considerata più attendibile rispetto al movente é quella di una vendetta maturata negli ambienti degli spacciatori di droga o in altri contesti criminali.