PAOLA- “

Ci tengo, ancora una volta, a condannare il metodo incentrato sul travisamento dei fatti e delle circostanze, cosi come veicolati all’opinione pubblica. Leggo e conseguentemente deduco, che il Tar Calabria non ha concesso al Comitato di salute pubblica la domanda cautelare contenente la sospensiva del Piano di Riordino della Rete Ospedaliera, in quanto ha rifiutato le ragioni esposte dal suddetto poiché prive di fondamento.
Sottolineo, inoltre, che il Tar non ha messo in discussione il Piano di Riordino della Rete Ospedaliera del Presidente Occhiuto e che quindi, le notizie promulgate dal Comitato sono fuorvianti, propagandistiche e autocelebrative. Il Tar, invero, ha affermato che non esiste l’urgenza di provvedere su questo ricorso stante il mancato completamento del procedimento amministrativo, con tutti i relativi pareri che condurranno all’esecuzione del piano, ovvero, alla sua messa in opera. Il Tar Calabria ha affermato, altresì, che non sussistono pregiudizi di estrema gravità, tanto più che i presidi ospedalieri territoriali in questione, componenti di un unico Spoke, sembrano sufficientemente vicini. Volendo operare una sintesi, quindi, il Tar Calabria ha rigettato la richiesta del Comitato di sospendere l’efficacia del Piano in questione; ha fissato l’udienza in data 06 settembre 2023, data in cui si costituirà la Regione Calabria per spiegare al Giudice le ragioni e le motivazioni sottese al Piano di Riordino della Rete Ospedaliera. Il Comitato, dal canto suo, dovrà comprovare l’esistenza e la supposta efficienza del reparto di terapia intensiva presso l’Ospedale di Paola. In conclusione, vorrei dire che il diritto non è un’opinione e proprio a ragion di ciò, il Tar, senza ascoltare le ragioni del Commissario ad Acta che ha redatto il Piano, ha rigettato la preliminare richiesta del Comitato di sospendere tutto”. È quanto rende noto il consigliere regionale, Avv. Sabrina Mannarino.